Covid, Bassetti: “Basta mega reparti per tampone ossessivo-compulsivo”

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(Adnkronos) – “Oggi continuare ad avere dei reparti Covid è anacronistico. Continuiamo a creare dei mega contenitori, che non hanno una specificità relativa al problema per cui è entrato in ospedale il paziente, spesso positivo con infezione asintomatica. Dei mega reparti dove non assistiamo meglio la gente, anzi la assistiamo peggio. Avrebbe molto più senso uscire dalla logica del ‘tampone ossessivo-compulsivo’ e gestire il Covid come gestiamo tutte le altre problematiche infettivologiche. Noi non abbiamo 100 reparti per 100 batteri, non abbiamo il reparto Klebsiella, il reparto Influenza, il reparto Pneumococco. Isoliamo dunque i pazienti positivi, se vogliamo, ma in una stanza all’interno di un reparto ‘pulito'”. A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova.  

“Ancora adesso creiamo reparti dove mettiamo pazienti uno diverso dall’altro, accomunati solo dal tampone. Questa modalità di vedere Covid andava bene nella fase iniziale, quando dovevamo affrontare alti flussi di persone quasi tutte con la polmonite” causata da Sars-CoV-2 “ed era giusto avere reparti ad hoc, ma oggi no – riflette l’infettivologo – E’ inutile creare maxi contenitori da 100 posti letto, dove ci si barda tutti. Oggi questo virus è completamente diverso e lo abbiamo visto. Oggi una mamma che accudisce il proprio bambino con Covid lo fa indossando una mascherina. Perché io in ospedale per accudire un anziano asintomatico devo mettere lo scafandro, i calzari, il grembiule, il casco, la mascherina per legge? Io non ho visto un assistere meglio i pazienti con questo sistema. Alla fine il paziente si domanda questo: sono entrato in un ospedale con le aree Covid, dove fanno tanti tamponi, ma sono stato curato meglio?”.  

“Siamo l’unico Paese che si comporta in questo modo – osserva Bassetti – Io sono stato di recente in Belgio, in Francia, in Inghilterra e non hanno questi mega contenitori. Ormai, con il 95% di persone vaccinate abbiamo la protezione. Se una persona ha i sintomi gravi è un altro discorso: si fanno i tamponi e quel che serve. Ma gli altri li si gestisce come si è sempre fatto. Il problema è che la politica non ascolta chi è sul campo. Dobbiamo fare uno sforzo per semplificare e curare meglio la gente. Così invece togliamo risorse a chi deve fare screening, interventi chirurgici, e così via. Perché per mega reparti Covid serve personale. Dobbiamo fare una riflessione su come stiamo affrontando questo problema”.