È stato quasi ultimato l’allestimento del Covid Vaccine Center dell’Asl Napoli 1 Centro alla Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta. Domani mattina la struttura, che copre uno spazio di circa 5mila metri quadrati, sarà operativa e saranno eseguiti i primi vaccini al personale sanitario. Si partirà dalla somministrazione di circa 1.500 dosi al giorno, ma l’obiettivo dell’azienda è di arrivare a vaccinare 5mila persone ogni giorno. I primi a vaccinarsi nella struttura, che resterà l’unica dell’Asl Napoli 1 Centro dove saranno inoculati i vaccini, saranno medici, infermieri, personale sanitario e socio sanitario e ospiti delle Rsa. Successivamente, le dosi saranno riservate ad anziani e persone fragili. A seguire il personale scolastico docente e non docente, lavoratori essenziali, ospiti e personale di carceri e luoghi di comunità. Infine, la popolazione generale non ancora vaccinata. Per quella data, l’Asl stima di raddoppiare i box vaccino presenti nei due padiglioni del Covid Vaccine Center. Il Covid Vaccine Center sarà aperto dalle 8,30 alle 18 e vi opereranno circa 60-70 unità di personale, tra cui 15 infermieri, 15 operatori socio sanitari e cinque farmacisti. I vaccini sono conservati in un’apposita stanza di un padiglione dove sono presenti due frigoriferi, uno attivo e uno di rispetto. In quell’area si preparano anche i vaccini estraendo sei dosi da ciascuno dei flaconi della Pfizer. I vaccini saranno trasportati dall’ospedale San Paolo di Napoli fino all’area stoccaggio e smistamento dosi alla Mostra d’Oltremare. La popolazione potrà accedere da piazzale Tecchio ed entrerà nell’area accettazione dove sono presenti dieci postazioni. Da quelle si potrà accedere ai 15 box vaccino, in ognuno dei quali è possibile eseguire almeno 100 vaccini al giorno. Presenti anche degli info point, aree dedicate agli operatori sanitari e sale d’attesa per l’osservazione post vaccino. Nei corridoi è stata allestita anche la mostra ‘Con cura, con amore, con rigore’, viaggio nella storia dei vaccini a cura di Gennaro Rispoli, direttore del museo delle arti sanitarie di Napoli. L’esposizione ripercorre la storia delle malattie che sono state debellate grazie ai vaccini.
I lavori di ripulitura e studio, che saranno concluso a luglio di questo anno, sono realizzati con la supervisione dell’Istituto centrale per il restauro. Le attività diagnostiche sono promosse in rete con l’Università del Molise e il Center for research on archaeometry and conservation science. “Sarà un restauro grandioso, che si compirà sotto gli occhi del mondo. Un viaggio entusiasmante lungo sette mesi ci attende – spiega il direttore del Mann, Paolo Giulierini – dopo il minuzioso lavoro preparatorio, studiosi ed esperti si prenderanno cura con le tecniche più avanzate del nostro capolavoro pompeiano. La tecnologia e le piattaforme digitali ci consentiranno di seguire le operazioni, passo dopo passo, in una sorta di ‘cantiere trasparente’, come mai accaduto prima. Per realizzare una operazione così ambiziosa e complessa è stata attivata dal Mann una rete di collaborazioni scientifiche e di partnership di grande prestigio”.