Covid, de Magistris: Napoli, basta prese i giro. Venerdì un mio provvedimento radicale

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in foto Luigi de Magistris

“Si diceva che la situazione era drammatica quando c’erano 600 contagi al giorno, ma oggi sono più di 6 mila al giorno e il problema diventa il cittadino che cammina con la mascherina o il sindaco che non chiude il lungomare. Io ho capito qual è il giochetto, quindi venerdì farò un provvedimento con il quale daremo un segnale molto forte a chi ci vuole prendere in giro”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris intervenuto a “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1. De Magistris ha spiegato che sarà “una soluzione che adotterò sentito il prefetto ed è una decisione che porrà un segnale molto forte su qual è la strada per contenere il contagio nella mia città. Non sarà la chiusura di una strada, non è quello il problema. Anche a Salerno hanno detto che avevano chiuso il lungomare, tra l’altro da una verifica che abbiamo fatto non era neanche chiuso tutto, e non vi dico cosa c’era sul corso principale. Ma è normale, se si vuole evitare di vedere le persone che escono, perché in zona gialla non è vietato uscire, dobbiamo passare a restrizioni più forti, altrimenti ce la si prende con il cittadino, con i poliziotti o con il sindaco”.
Zona rossa inevitabile, perché ci stanno logorando?
“Sono preoccupato per la situazione negli ospedali che è allo stremo. Se la situazione è questa, siccome ci hanno insegnato che per ridurre il contagio bisogna ridurre le relazioni, una zona rossa sarà inevitabile – ha continuato -. “o ho sempre avuto una posizione coerente lo dicevo già un mese fa che purtroppo, per i ritardi accumulati, la zona rossa sarebbe stata inevitabile. Non ho capito perché ci stanno logorando per farci andare allo stremo. La zona rossa possono dichiararla per legge il Governo nazionale o il governo regionale e il governo regionale può anche individuare singole aree all’interno della regione. Chi un mese fa annunciava la zona rossa, adesso non la fa più, io questo non capisco”.

Sulla Campania la questione sta diventando politica

“L’architrave che aveva costruito il Governo non era male, il problema è che poi si sono persi sui colori. Non ci volevo credere, ma inizio a pensare che sulla Campania ci sia un fatto non solo tecnico, ma che stia diventando un fatto politico” ha detto ancora. “Qualcuno mi deve spiegare – ha aggiunto de Magistris – perché De Luca nelle sue dichiarazioni a ottobre voleva chiudere tutto. Poi si è spaventato per le manifestazioni? Ecco, se diceva che la situazione era drammatica quando c’erano 600 casi al giorno ma oggi ne abbiamo 6mila e da quello che so io sono molti più di 6mila, com’è possibile che il problema diventa il cittadino che cammina con la mascherina o il sindaco che non chiude il lungomare? Inizio a pensare che tutto è iniziato quel venerdì in cui il presidente della Regione annunciò il lockdown e scoppiò la tensione sociale. Il Governo non fa la Campania zona rossa perché ha paura delle proteste? E’ una delle letture. Io sono contento di essere zona gialla, ma allora riteniamo che sia falso quello che dicono i medici che gli ospedali sono al collasso”.