Covid, de Magistris: Napoli può essere la polveriera d’Italia

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in foto Luigi de Magistris, sindaco di Napoli

“A Napoli la situazione è molto grave dal punto di vista sanitario da almeno un mese e mezzo: gli ospedali sono molto sotto pressione, non si ha più il tracciamento dei contatti, siamo un po’ all’autogoverno della pandemia. Ci si è organizzati molto male dopo il lockdown da parte di chi lo doveva fare”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a Skytg24. De Magistris si è detto “molto preoccupato anche dalla situazione economica e sociale, che in questo momento viene molto sottovalutata dal Governo. Napoli, ma non solo Napoli, può essere una polveriera: o si comprende questo dato o si va verso giornate difficilissime sul piano sociale ed economico. Non succede solo a Napoli, ma Napoli è un termometro e nella storia ha sempre anticipato alcune cose”. De Magistris ricorda di aver chiesto al Governo “di immettere liquidità significative nelle casse dei Comuni e di responsabilizzare i sindaci a portare i soldi nelle tasche degli italiani, a chi è rimasto senza lavoro, senza reddito, a chi non arriva neanche alla cassa integrazione”.
“La Campania andava chiusa prima, i dati erano inequivocabili già da dopo Ferragosto”, ha detto ancora il sindaco, intervistato anche a “Unomattina” su Rai 1. “La campagna elettorale non ha aiutato – ha aggiunto de Magistris – perché fino al 20 settembre era tutto sotto silenzio. Poi siamo arrivati a ottobre, con quella giornata in cui fu annunciato il lockdown regionale dal presidente della Regione, lockdown che poi non ha più fatto. Poi abbiamo assistito al giallo perché nonostante i dati degli ospedali erano palesemente da zona rossa, noi siamo stati per circa un mese incredibilmente zona gialla e questo non ha aiutato a frenare il contagio”.