Covid, le conseguenze sugli adolescenti: lo studio dell’Università Suor Orsola Benincasa

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in foto gli studenti del Liceo Artistico De Chirico di Torre Annunziata impegnati con l'artista Matteo Fraterno e la professoressa D'Ambrosio a piantare alberi alle falde del Vesuvio nell'ambito del progetto Theatrum

Ansia, depressione, alterazione dei ritmi del sonno ed alterazione della quantità e della qualità dell’alimentazione. Sono queste le principali conseguenze sugli adolescenti di oltre un anno di emergenza sanitaria da Coronavirus. Un quadro che emerge dalla ricerca su “Effetti psicologici e sulle abitudini di vita della pandemia da Covid-19 e delle misure restrittive” presentata oggi al “Sabato delle Idee” dal Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione dell’Universita’ Suor Orsola Benincasa attraverso l’intervento di Antonella Gritti, presidente del Corso di laurea in Scienze e tecniche di psicologia cognitiva, e del ricercatore in neuropsichiatra infantile Gennaro Catone. I dati della ricerca, condotta su un campione di oltre 300 studenti con eta’ media di circa 16 anni di tre diverse scuole secondarie superiori della provincia di Napoli, sono allarmanti. Si sono registrati, infatti, stati ansiosi oltre la normale soglia clinica nel 47% degli intervistati e stati depressivi oltre la normale soglia clinica nel 14% degli studenti. Nel lavoro scientifico, condotto insieme al Dipartimento di Psicologia dell’Universita’ della Campania “Luigi Vanvitelli”, al Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Universita’ di Napoli Federico II ed al Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale “Santobono-Pausilipon”, e’ emersa anche una forte alterazione delle abitudini alimentari e del riposo. L’82% del campione ha modificato quantitativamente la propria alimentazione. Tra questi quasi il 30% ha modificato di molto le sue abitudini alimentari, tanto che molti esperti, anche internazionali, hanno codificato l’emergenza della covibesity tra le conseguenze piu’ devastanti per i giovani della pandemia. Anche per quanto riguarda la qualita’ del sonno e’ altissima la percentuale (65%) degli studenti che hanno dichiarato di aver modificato il ritmo sonno/veglia. Cambiamenti e sconvolgimenti che, come ha spiegato la professoressa Gritti, “si sono accentuati negli adolescenti con pregresso disagio psichico”. Una situazione di emergenza nell’emergenza che l’Universita’ Suor Orsola Benincasa si e’ impegnata ad affrontare anche attraverso la progettazione di una nuova app che servira’ al monitoraggio costante di questi casi. “I giovani devono tornare finalmente al centro delle scelte del nostro Paese – ha evidenziato al Sabato delle Idee il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro – ed il nostro Ateneo sta lavorando senza sosta sin dal primo lockdown del Marzo 2020 per progettare nuovi strumenti formativi che vengano incontro ad un disagio giovanile gia’ ben noto prima di questa emergenza ed oggi ancor piu’ grave”.