“La proclamazione della fine pandemia non può essere utilizzata come un escamotage per passare un colpo di spugna sulla mala gestione della tragedia immane che ha colpito il nostro Paese e per oscurare le responsabilità dei morti di troppo che si potevano evitare: è necessario individuare le cause che hanno favorito l’azione del virus per evitare che possano ripetersi. E’ doveroso chiedere e ottenere giustizia”.
Lo evidenzia – in una nota di Medicina Democratica – il medico Vittorio Agnoletto, già coordinatore della campagna europea per il diritto alla cura e la sospensione dei brevetti sui farmaci contro il Covid. “Non possiamo dimenticare il danno più grave e cioè la mancata sospensione temporanea dei brevetti su vaccini e farmaci per abbassarne il costo, chiesta da oltre 100 Paesi e da migliaia di personalità a livello mondiale, secondo quanto previsto dai trattati commerciali internazionali in caso di emergenze globali”.
“E ora Big Pharma – dice Agnoletto – ha dichiarato che con la fine dell’emergenza i prezzi potrebbero aumentare in modo significativo. Per evitare, nel prossimo futuro, di ritrovarci di fronte alla medesima situazione è necessario mettere in discussione i brevetti, costruire un’azienda farmaceutica pubblica europea e avere a disposizione dati precisi sugli effetti collaterali dei vaccini, sulla loro efficacia ma anche sui loro limiti”.