Covid, sequenziata a Napoli “Corradino”: variante unica in Italia su soggetto immunodepresso

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E’ un caso unico in Italia: una variante comparsa in una donna nella quale un linfoma aveva indebolito le difese immunitarie e scomparsa quando la terapia ha fatto il suo effetto: e’ la brevissima storia della variante ‘Corradino’, isolata a Napoli grazie alla collaborazione fra l’Universita’ Federico II e il centro Ceinge-Biotecnologie avanzate, dove la variante e’ stata sequenziata. “Abbiamo voluto chiamarla come l’ultimo e sfortunato membro della dinastia sveva”, ha detto Giuseppe Castaldo, del reparto di Medicina molecolare della Federico II e del Ceinge. L’articolo, in via di pubblicazione sulla rivista Frontiers in Oncology, ha come prima firma quella di Ettore Capoluongo, dell’universita’ e del Ceinge, Fra gli autori Ivan Gentile, del dipartimento di Medicina e Chirugia della Federico II. La variante e’ stata depositata nella banca internazionale Genebank con la sigla MZ054387. “Agisce rendendo il virus meno aggressivo, ma nello stesso tempo lo maschera al sistema immunitario”, ha osservato Castaldo. La decisione di ottenerne la sequenza e’ stata presa dopo che per oltre cinque mesi la donna continuava ad avere l’infezione ed e’ stata debellata grazie a un cocktail di anticorpi prelevati da pazienti guariti. La variante resta cosi’ un caso isolato e assolutamente unico, ma comunque rappresentativo perche’ sempre piu’ spesso, osservano i ricercatori, si pubblicano articoli scientifici che evidenziano nuove varianti che, come quella isolata nella donna a Napoli, compaiono in soggetti immunodepressi. Questo puo’ accadere perche’ pazienti sottoposti a terapie pesanti possono non rispondere al virus e quest’ultimo puo’ persistere a lungo nel loro organismo, perfino per mesi, come e’ accaduto nella donna a Napoli, generando delle varianti che facilmente vengono cancellate dalle terapie.