Crescent, il processo a De Luca slitta a settembre

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Si chiude con un rinvio al 15 settembre la decima udienza del processo su presunte irregolarità urbanistiche commesse nella realizzazione del complesso edilizio del Crescent sul fronte del mare di Salerno. Nel processo sono imputati Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno e governatore della Campania, ed altre 21 persone. Il rinvio dell’udienza è deciso dal presidente del secondo collegio della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, Vincenzo Siani. L’udienza odierna è incentrata sul controesame di Raffaella Di Leo, presidente dell’associazione Italia Nostra nonché parte civile nel processo, condotto dai legali delle difese. Nel corso dell’udienza i difensori degli imputati presentano alcune fotografie di altri edifici imponenti, paragonabili per altezza all’edificio del Crescent di Salerno. I legali degli imputati contestano alla presidente di Italia Nostra Salerno di “non aver mai presentato osservazioni sul Crescent all’atto dell’approvazione del Pua“. Di Leo spiega che il Crescent è oggetto di diversi esposti in Procura da parte dell’associazione ambientalista che ha più volte rilevato come l’edificio sia “invasivo al punto da togliere la visuale della Costiera Amalfitana dal lungomare di Salerno”. A margine dell’udienza, il legale del Comitato No Crescent e di Italia Nostra, l’avvocato Oreste Agosto, precisa che “la fondatezza delle denunce di Italia Nostra e del comitato è suffragata non solo dagli atti documentali del processo ma anche dal rigetto da parte del Tribunale della richiesta di dissequestro del cantiere del Crescent richiesta nelle scorse settimane dai costruttori dell’opera“.