Crescono imprese under 35 Unionacamere: Sud più attivo del Nord

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Orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto per startupper: battesimo ufficiale del network nazionale degli Sportelli per l’imprenditorialità giovanile delle Camere di commercio. A partire Orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto per startupper: battesimo ufficiale del network nazionale degli Sportelli per l’imprenditorialità giovanile delle Camere di commercio. A partire da oggi la rete delle Camere di commercio  mette a disposizione dei giovani un servizio gratuito dedicato espressamente agli startupper. Il servizio delle Camere di commercio prevede un’offerta mirata espressamente indirizzata a rispondere ai diversi bisogni dello start up e post-start up, favorendo anche l’accesso a strumenti di credito e microcredito o agli incentivi pubblici nazionali e regionali, per valorizzare le opportunità occupazionali legate al lavoro indipendente. Un’iniziativa particolarmente importante in un Paese come il nostro, in cui la disoccupazione giovanile ha superato il 40% e si registra un dato record quanto ai giovani neet (circa un milione e mezzo di 15-24enni, pari quasi a un quarto di questa fascia d’eta’, che non studiano ne’ lavorano), con elevati tassi di abbandono scolastico-formativo. D’altro canto, e’ un fatto che l’impresa piace ai giovani. Tra il 2012 e il 2013 sono infatti quasi 71mila in piu’ le imprese guidate da giovani under 35, con una crescita pari al 10,48%. Strumenti concreti per invertire la tendenza –Il Network degli Sportelli per il sostegno all’Autoimprenditorialità giovanile delle Camere di commercio – sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanelloaccoglierà i giovani che intendono aprire una nuova impresa assicurando loro percorsi specialistici mirati. Nelle nostre strutture è prevista la messa a disposizione gratuita di un modello di servizio e d’intervento comune, basato sull’adozione di standard omogenei, secondo declinazioni e articolazioni territoriali differenziate sulla base delle specificità locali. Si tratta, evidentemente, di un contributo concreto e fattivo che Unioncamere e le Camere di commercio italiane sono pronte a mettere a disposizione per il rilancio dell’occupazione giovanile“. La voglia di fare impresa dei giovani è numericamente più elevata in alcune delle regioni ad alto tasso di imprenditorialità (oltre 9mila quelle create in più nel 2013 in Lombardia, Lazio e Campania), ma assume connotati di intensa dinamicità anche in regioni più piccole, come il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia, che nella graduatoria per tasso di crescita sono precedute solo dal Lazio (dove le imprese degli under 35 crescono addirittura del 14,45% nel 2013 rispetto al 2012) e dalla Valle d’Aosta. Buoni segnali dal Sud – Sono le regioni del Mezzogiorno, tuttavia, quelle nelle quali l’impresa sembra rappresentare un’alternativa al lavoro dipendente per chi ha meno di 35 anni. In Calabria, Campania e Sicilia, infatti, la pattuglia dei giovani capitani d’impresa supera o sfiora il 15% del totale delle attività presenti sul territorio, in Puglia raggiunge il 13%, nel Molise e in Basilicata sfiora il 12%.