Criptovalute, Bitpanda: Inizio del 2022 in rosso, cala il dominio dei Bitcoin

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Il Bitcoin e la maggior parte delle principali 10 altcoin hanno iniziato il 2022 in rosso, con un rafforzamento della pressione ribassista e con l’indice Crypto Fear & Greed a quota 15. Durante i primi cinque giorni dell’anno la più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato era in bilico, al di sopra del suo livello di supporto di 41.000 euro, prima di scendere a quota 4.000 nella giornata di mercoledì. I grafici giornalieri mostrano come il Bitcoin sia stato scambiato all’interno del modello a cuneo discendente, considerato un segno di movimento rialzista, a partire dal 21 dicembre. Btc, inoltre, non è riuscito a superare il pattern al ribasso. E’ lo scenario tratteggiato dall’analisi di Orlando Merone, country manager di Bitpanda in Italia. Tra i macro fattori che hanno contribuito a questo scenario, spiega l’analista, figurano il tapering della Fed e la lotta all’inflazione, risultata più alta del previsto. Le autorità del Kazakistan hanno dichiarato lo stato di emergenza a livello nazionale e hanno chiuso l’accesso a internet, costringendo molti minatori di Bitcoin a restare offline. Il Kazakistan, infatti, è il secondo paese al mondo per tasso di hash mining di Bitcoin: durante l’interruzione della rete, l’hash rate è sceso da un massimo di 194 EH/s – raggiunto il 4 gennaio – ad un minimo di 168 EH/s. Anche le altcoin sono scese, seguendo il trend del Btc. Nonostante il momento difficile di inizio anno, il sentiment degli analisti rimane positivo: Btc e Eth torneranno a essere attori decisivi nel mercato delle criptovalute nel 2022. Il market cap totale di Bitcoin è di 774 miliardi di euro, con un dominio totale del mercato del 39,3%. Questa percentuale ha continuato a scendere ed è attualmente al suo minimo da maggio del 2018. A gennaio dello stesso anno, durante il grande crollo del mercato delle criptovalute, il dominio di Btc si assestava sul 33%. Link mostra grandi segnali di ripresa Nonostante il mercato delle criptovalute stia affrontando una fase di volatilità con l’inizio del nuovo anno, alcuni player, come Chainlink, stanno mostrando grandi segnali di ripresa. Link, attualmente scambiato a circa 21 euro, è tra i token più performanti finora nel 2022, con un aumento di circa il 30%. All’inizio dell’anno, il prezzo era fissato a 16 euro. Il Relative Strength Index è in un chiaro trend rialzista e si posiziona al di sopra di 50 sul grafico giornaliero: un segnale di come questo momentum positivo possa essere prolungato.
Cardano è tra i progetti più sviluppati su GitHub nel 2021. Il prezzo di ADA ha sperimentato recentemente un pullback, ma lo sviluppo di Cardano non si è fermato, diventando uno dei più sviluppati su GitHub nel 2021 con oltre 140mila eventi. Il fondatore di Cardano, Charles Hoskinson, ha rivelato che 127 progetti sono in fase di sviluppo sulla blockchain, prevedendo che il numero di utenti Ada possa aumentare di 10 volte grazie ai progetti Nft previsti sulla rete. Dopo l’Hard Fork di Alonzo, Cardano ha lavorato a una soluzione di scalabilità di layer 2 chiamata Hydra. Un altro progetto in cantiere è Ispo (Initial Stake Pool Offering), meccanismo che consente agli utenti di delegare le proprie crypto a un protocollo, ottenendo in cambio i token del progetto che hanno finanziato. Un inizio di anno alquanto lento anche per Ethereum, che ha perso terreno nel recente sell-off ed è sceso al di sotto dei 3.000 euro per la prima volta in quasi 3 mesi. Lo scorso anno, invece, Ethereum aveva superato Bitcoin con un ampio margine. Best è sopravvissuto al crollo meglio di molte altre altcoin, crescendo persino rispetto a Bitcoin. La coppia Best/Btc è scambiata a 0,00002423, il suo massimo nelle ultime tre settimane. Verrà presto lanciato Bet 2.0 e il programma di fidelizzazione verrà aggiornato con nuovi livelli VIP, premi Best settimanali e il nuovo programma Best Stimulus.