Criptovalute: occhi puntati su Dogecoin, Ethereum e Cardano 

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È in continuo aumento il numero di criptovalute che vengono ammesse agli scambi sui vari exchange: infatti, secondo uno studio di CoinMarketCap.com, il numero di asset quotati ha raggiunto la ragguardevole soglia di diecimila; tuttavia bisogna sottolineare che quasi la totalità della capitalizzazione si concentra nei primi dieci token, un’informazione che può essere da monito per tutti quegli investitori che si interessano a sottostanti molto illiquidi.

In particolare, nella Top Ten, alle spalle del leader indiscusso Bitcoin, si posizionano Ethereum, Cardano e Dogecoin, ma se i primi due si sono fatti largo fra le preferenze degli investitori, portando alla loro attenzione progetti innovativi collegati all’asset quotato, la meme coin -così è stato ribattezzato DOGE dagli addetti ai lavori- è diventata un fenomeno di massa quasi per scherzo, fino a costruire intorno a sé una fervente community di sostenitori.

Comprare criptovalute tramite exchange

Per investire in criptovalute la modalità che si sposa meglio alle esigenze dei traders è la negoziazione diretta su exchange. La piazza virtuale, infatti, incrocia domanda e offerta e una volta che la valuta fiat viene convertita in asset digitale, si può custodirne il controvalore all’interno di un e-wallet.

Uno degli exchange più importanti a livello globale è sicuramente Binance e, anche se è di questi giorni la notizia di una class action intrapresa da alcuni investitori contro la società a causa di un breve blackout tecnico, il successo che continua a riscuotere nell’ambiente, sia per solidità sia per la quantità di servizi offerti ai propri clienti, non è messo minimamente in discussione.

Il trading sulle criptovalute

I trader che vogliono mantenere un approccio più dinamico nei confronti delle criptovalute, possono invece negoziarle tramite i Contratti per Differenza. Chi utilizza questa modalità operativa, infatti, può sfruttare l’enorme volatilità che contraddistingue il settore, puntando a estrarre valore anche su scansioni temporali più brevi.

Inoltre, vendendo allo scoperto il certificato, il trader può avere trarre vantaggio anche dai trend ribassisti del prezzo della criptocurrency. Naturalmente, anche fra i broker online si possono trovare delle vere eccellenze e, nello specifico, eToro rappresenta una delle realtà più interessanti sia per la qualità del servizio erogato sia per la quantità di strumenti che mette a disposizione dei clienti.

I progetti di Ethereum, Cardano e Dogecoin

Anche se il settore crypto sta attraversando attualmente una fase di stallo, probabilmente dovuta al periodo estivo in cui si contraggono i volumi su tutto il mercato, il focus degli investitori rimane ben saldo proprio su Ethereum, Cardano e Dogecoin.

Ethereum è una piattaforma decentralizzata, attraverso cui è possibile creare e pubblicare smart contracts, avvalendosi della tecnologia peer to peer. Il punto di forza della sua rete è l’enorme velocità con cui vengono processate le transazioni, che trovano applicazioni in diversi ambiti: dai sistemi elettorali alla proprietà intellettuale, passando per i mercati finanziari, solo per citare le più rilevanti.

Il progetto Cardano nasce per superare alcuni limiti della precedente generazione di criptovalute, infatti il fine degli sviluppatori è quello di risolvere alcuni problemi di scalabilità, efficienza e solidità della blockchain, il tutto utilizzando un nuovo protocollo creato ad hoc, open source e gestito attraverso un rigoroso processo matematico.

Ma se ADA viene anche definita nell’ambiente la criptovaluta degli scienziati, come già accennato, le fortune di Dogecoin sono di tutt’altro tenore. Il token, infatti, non propone alcuna tecnologia: la valuta virtuale è stata creata in contrapposizione al Bitcoin, quasi per schernirne l’enorme successo, ma l’imprinting goliardico che la contraddistingue le ha permesso di creare rapidamente attorno a sé un’imponente fan base che ne ha agevolato l’ascesa, utilizzandola come mezzo di pagamento in progetti dello stesso tenore.