Crocieristica, Italia prima in Europa. Napoli segue Civitavecchia e Venezia

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L’Italia si conferma prima destinazione crocieristica europea per il 2016 con 10.948.000 passeggeri movimentati. Ma mentre il trend mondiale è in forte crescita, l’Italia resta stabile (+0,37% rispetto al 2015). “Il mercato crocieristico dimostra la solidità e l’appeal di sempre, con un forte incremento a livello mondiale” dice Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency network di Genova, presentando al Seatrade di Fort Lauderdale i dati dell’analisi annuale condotta dall’azienda. Il prezzo dei bunker è ai minimi storici e l’indebolimento dell’euro favorisce l’afflusso di crocieristi da Usa e Gran Bretagna. L’Italia è però ferma ai numeri dello scorso anno, nonostante le nuove navi che usciranno a breve dai cantieri, il ritorno di alcune compagnie e le variazioni di itinerario effettuate per eliminare gli scali del Nord Africa e della Turchia”. 

Civitavecchia guida la classifica 2016 dei porti crocieristici italiani con 2.310.000 passeggeri movimentati, seguita da Venezia (1.550.000), Napoli (1.170.000), Genova (980.000), Savona (960.000), Livorno (750.000) e a seguire, in ordine, La Spezia, Palermo, Bari, Messina, Cagliari, Salerno, Olbia e altri 61 scali minori. I primi sei porti gestiscono tutti insieme oltre il 75% del traffico crocieristico nazionale, secondo i dati di Cemar. Numeri positivi, ma c’è il rischio di un 2017 ancora in stallo: “In Italia c’è troppa burocrazia e poca disponibilità a fare sistema ? denuncia Senesi – Si sente la mancanza di strategie comuni e una regia nazionale. Da anni denunciamo le problematiche legate allo stop delle grandi navi a Venezia, che crea difficoltà al settore rallentando il traffico dell’intero Mar Mediterraneo. Da anni parliamo di Portofino, dove si attende il via libera per riavvicinare le navi al borgo e dei problemi di banchina a La Spezia. Anche la stagione 2017 rischia di essere fortemente compromessa“.