Cucchi, Del Sette: “Baciamano? Se carabiniere se l’è sentita, bene ha fatto”

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Roma, 16 nov. (Adnkronos) – di Silvia Mancinelli

“I sentimenti di ciascuno, quando sono nell’ambito della signorilità, del garbo, non sono commentabili in un modo o nell’altro. Se il maresciallo ha sentito in cuor suo di voler baciare la mano a Ilaria Cucchi, magari dopo aver sentito come sono andate le cose, bene ha fatto. Non credo glielo abbia suggerito qualcuno né che sia stato spinto e nessuno comunque glielo avrebbe impedito. Il fatto di indossare una uniforme impone un comportamento, è vero, ma non toglie in alcun modo la personalità umana, quando si è nell’ambito nelle norme di legge, sia di cortesia, non ho remore in questo senso. Certamente capisco che il gesto può esser letto in un modo o in un altro, ma è personale e non mi sento di giudicarlo”. Così all’Adnkronos l’ex comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette commentando il baciamano in aula del carabiniere alla sorella di , una volta emessa la sentenza.

Ha ribadito di essere in linea con il suo successore, il generale Nistri, e con quanto da lui espresso. “L’Arma dei carabinieri – dice Del Sette – non può che essere per sua natura dalla parte della legge e della giustizia. Già nel 2015, quando le cose non si sapevano, mi espressi condannando la sopraffazione nei confronti di persone fermate per qualsiasi ragione. E’ gravissimo che si sia fatta violenza nei confronti di un arrestato, che non sia stato riferito, accertato, ad ogni livello. La richiesta dell’Arma non può che essere che sia fatta piena e completa giustizia. Tuttavia è bene aspettare il terzo grado di giudizio – ribadisce all’Adnkronos – solo alla fine si saprà”.

Che si tratti di un “processo mediatico” l’ex comandante generale dell’Arma non ha dubbi. “E’ anche un processo mediatico”, dice, “e no, non credo ci siano cose ancora non dette. Sulla vicenda mi pare si sia fatta abbastanza luce, resta da vedere come evolveranno le ulteriori fasi di questo processo, non relativamente allo svolgimento dei fatti, che sono stati abbastanza definiti, quanto invece relativamente agli effetti dell’azione dei carabinieri”.

E sull’incontro con Ilaria Cucchi spiega: “Mi fu richiesto dall’onorevole Manconi e l’ho ricevuta. L’ho fatto allora, lo rifarei senz’altro sebbene oggi non avrebbe senso non essendo più comandante generale. Andava fatto prima? Ero comandante generale da meno di un anno, queste verità affermate dalla sentenza di I grado hanno iniziato ad emergere col tempo per tutti coloro che non sapevano come i fatti si siano svolti”.