Da Saipem a Danieli, cascata di accordi con Iran

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Cascata di accordi, dall’ingegneria alle miniere, dalla cantieristica alla siderurgia, ma anche le ferrovie e, in prospettiva, naturalmente il petrolio. La visita del presidente iraniano Hassan Rohani porta in dote all’economia italiana un ricco pacchetto di affari, alcuni dei quali già messi nero su bianco, altri solo abbozzati in attesa di una realizzazione futura. “Abbiamo pensato che ci sia bisogno di investire di più a livello economico. Abbiamo siglato i primi accordi ma è solo l’inizio di un cammino: ci sono settori in cui possiamo e dobbiamo lavorare di più”, ha detto il premier Matteo Renzi. Ancora alla finestra, per il momento, l’Eni: l’ad Claudio Descalzi, secondo quanto si apprende, ha avuto un faccia a faccia con il ministro del petrolio Bijan Namdar Zanganeh, ma bisogna ancora aspettare per un ritorno vero e proprio degli investimenti del Cane a sei zampe, che vuole vederci chiaro su contrattualistica e crediti pregressi.
    Ecco, in sintesi e secondo quanto si apprende, alcune delle intese raggiunte, a seguito del memorandum of understanding siglato dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e dal ministro dell’Industria, del commercio e delle miniere Mohammad Reza Nematzadeh.
    BOCCATA D’OSSIGENO PER SAIPEM – In una fase complicata della sua storia, la società di ingegneristica petrolifera sigla due importanti protocolli d’intesa con la National Gas Company e con la Persian oil&gas company, per un ammontare di circa 5 miliardi di dollari per la realizzazione di un gasdotto do 1.800 km e per l’upgrade delle raffinerie di Pars Shiraz e Tabriz.
    COMMESSA DA 400 MILIONI PER 20 ATR – Per la joint venture partecipata da Finmeccanica accordo con la Meraj Airlines.
    PER GRUPPO DANIELI 5,7 MLD – Gli accordi, siglati dal presidente della Danieli, Gianpietro Benedetti, sono relativi ad una joint-venture e ad ordini per la fornitura di macchine ed impianti che verranno installati nel territorio iraniano.
    FERROVIE IN PRIMA LINEA – Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, e il suo omologo iraniano Abbas Akhoundi hanno infatti firmato un memorandum of understanding che “crea le condizioni affinché il sistema ferroviario del nostro Paese, con una forte leadership di Ferrovie dello Stato Italiane, svolga il ruolo di principale partner per lo sviluppo della rete ferroviaria iraniana”.
    PER GAVIO ACCORDI SU INFRASTRUTTURE PER 4 MLD – Itinera, la società di costruzioni del gruppo Gavio, ha firmato intese con alcune fra le principali società di costruzioni iraniane per lo sviluppo congiunto di grandi progetti infrastrutturali ed in particolare nei settori trasporti/ferrovie per un valore complessivo fino a 4 miliardi di euro.
    ISOTTA FRASCHINI, 400 MLN PER LOCOMOTORI E PROPULSORI MARINI – La controllata di Fincantieri mette a segno un’intesa con Wagon Pars per 70 locomotori e con Arka Tajarat Qeshm per 600 propulsori marini.
    SACE RECUPERA CREDITI PER 564 MLN – Firmato dal Governatore della Banca Centrale Iraniana, Valiollah Seif, e dall’ad di Sace, Alessandro Castellano, l’accordo prevede il pagamento in favore di Sace di 564 milioni di euro in tre rate entro il 15 ottobre 2016. Un credito costituito dagli indennizzi corrisposti negli anni scorsi da Sace alle imprese italiane, per finanziamenti non pagati da controparti iraniane a seguito del blocco dei sistemi di pagamento imposto dalle sanzioni internazionali. L’accordo consentirà a Sace di riavviare il proprio sostegno a export e investimenti italiani nel Paese. 
   

Cascata di accordi, dall’ingegneria alle miniere, dalla cantieristica alla siderurgia, ma anche le ferrovie e, in prospettiva, naturalmente il petrolio. La visita del presidente iraniano Hassan Rohani porta in dote all’economia italiana un ricco pacchetto di affari, alcuni dei quali già messi nero su bianco, altri solo abbozzati in attesa di una realizzazione futura. “Abbiamo pensato che ci sia bisogno di investire di più a livello economico. Abbiamo siglato i primi accordi ma è solo l’inizio di un cammino: ci sono settori in cui possiamo e dobbiamo lavorare di più”, ha detto il premier Matteo Renzi. Ancora alla finestra, per il momento, l’Eni: l’ad Claudio Descalzi, secondo quanto si apprende, ha avuto un faccia a faccia con il ministro del petrolio Bijan Namdar Zanganeh, ma bisogna ancora aspettare per un ritorno vero e proprio degli investimenti del Cane a sei zampe, che vuole vederci chiaro su contrattualistica e crediti pregressi.
    Ecco, in sintesi e secondo quanto si apprende, alcune delle intese raggiunte, a seguito del memorandum of understanding siglato dal ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e dal ministro dell’Industria, del commercio e delle miniere Mohammad Reza Nematzadeh.
    BOCCATA D’OSSIGENO PER SAIPEM – In una fase complicata della sua storia, la società di ingegneristica petrolifera sigla due importanti protocolli d’intesa con la National Gas Company e con la Persian oil&gas company, per un ammontare di circa 5 miliardi di dollari per la realizzazione di un gasdotto do 1.800 km e per l’upgrade delle raffinerie di Pars Shiraz e Tabriz.
    COMMESSA DA 400 MILIONI PER 20 ATR – Per la joint venture partecipata da Finmeccanica accordo con la Meraj Airlines.
    PER GRUPPO DANIELI 5,7 MLD – Gli accordi, siglati dal presidente della Danieli, Gianpietro Benedetti, sono relativi ad una joint-venture e ad ordini per la fornitura di macchine ed impianti che verranno installati nel territorio iraniano.
    FERROVIE IN PRIMA LINEA – Il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, e il suo omologo iraniano Abbas Akhoundi hanno infatti firmato un memorandum of understanding che “crea le condizioni affinché il sistema ferroviario del nostro Paese, con una forte leadership di Ferrovie dello Stato Italiane, svolga il ruolo di principale partner per lo sviluppo della rete ferroviaria iraniana”.
    PER GAVIO ACCORDI SU INFRASTRUTTURE PER 4 MLD – Itinera, la società di costruzioni del gruppo Gavio, ha firmato intese con alcune fra le principali società di costruzioni iraniane per lo sviluppo congiunto di grandi progetti infrastrutturali ed in particolare nei settori trasporti/ferrovie per un valore complessivo fino a 4 miliardi di euro.
    ISOTTA FRASCHINI, 400 MLN PER LOCOMOTORI E PROPULSORI MARINI – La controllata di Fincantieri mette a segno un’intesa con Wagon Pars per 70 locomotori e con Arka Tajarat Qeshm per 600 propulsori marini.
    SACE RECUPERA CREDITI PER 564 MLN – Firmato dal Governatore della Banca Centrale Iraniana, Valiollah Seif, e dall’ad di Sace, Alessandro Castellano, l’accordo prevede il pagamento in favore di Sace di 564 milioni di euro in tre rate entro il 15 ottobre 2016. Un credito costituito dagli indennizzi corrisposti negli anni scorsi da Sace alle imprese italiane, per finanziamenti non pagati da controparti iraniane a seguito del blocco dei sistemi di pagamento imposto dalle sanzioni internazionali. L’accordo consentirà a Sace di riavviare il proprio sostegno a export e investimenti italiani nel Paese.