Dac, nuove figure professionali nel settore aeronautico: terminati i corsi per 39 giovani

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Sono 39 le nuove figure professionali nel settore aeronautico formate dal Dac, il Distretto Aerospaziale della Campania, nell’ambito dei progetti di sviluppo Capri, Exam, Imm e Telemaco. Si tratta di giovani laureati che hanno completato il percorso di studio e che hanno ricevuto oggi gli attestati di partecipazione dal presidente del DAC, Luigi Carrino, nell’ambito di una cerimonia svoltasi presso la Camera di Commercio di Napoli. 
Il progetto formativo del Dac, partito nel maggio dello scorso anno, ha coinvolto complessivamente 78 giovani laureati e si concluderà il prossimo mese. 
Il percorso dei nuovi professionisti prosegue ora con le azioni di placement, per condurli rapidamente nel mondo del lavoro.
Proprio con questo obiettivo il Dac e Synergie Italia hanno firmato un accordo per la realizzazione di un evento di job matching, che si terrà entro il mese di settembre e con cui si intende offrire ai borsisti reali opportunità di impiego.
Con il Job Matching, infatti, i giovani formati verranno presentati inizialmente ai 172 soci del DAC e, successivamente, ad altri attori regionali, nazionali ed internazionali.
I corsisti, in particolare, hanno beneficiato di borse di studio messe a disposizione dal Miur nell’ambito di progetti di ricerca del Distretto a cui sono stati associati corsi di formazione ad hoc.  Alla realizzazione dei progetti di Formazione hanno contribuito alcuni prime e le agenzie di formazione Stoà, Consaer, Form&Atp, Protom Group, cinque università campane, Cnr, Cira, Enea.
Col progetto Capri (il prime è Magnaghi) sono stati formati 6 corsisti con profilo ”specialista meccanico/aeronautico per lo sviluppo del prodotto”, che hanno sostenuto 1.610 ore di formazione, di cui 1.130 in aula e 480 training-on-the-job. Con il progetto Exam (prime Consorzio Cama), invece, sono stati 8 i giovani laureati per le figure di “expert in aviation maintenance”, per 1.349 ore di formazione, di cui 949 in aula e 400 training-on-the-job, Il progetto Imm (prime Geven) ha coinvolto 10 corsisti con profilo ”specialista sviluppo interiors” per 1.557 ore di formazione totali, di cui 1.137 in aula e 420 training-on-the-job; il progetto Telemaco (prime Mbda) ha visto 15 partecipanti per “ricercatore analista esperto di sistemi innovativi ed apparati a radiofrequenza” e “tecnico progettista esperto di sistemi di misura per apparati elettronici e a radiofrequenza” per 1.454 ore di formazione totali, di cui 908 in aula e 546 training-on-the-job.
“Con il nostro progetto di formazione – ha spiegato il presidente del Dac Luigi Carrino – intendiamo superare i limiti dovuti ad una scarsa capacità di valorizzare le competenze e raggiungere il livello di qualità necessario a fare innovazione nei processi produttivi. Il Dac non è nato per creare eccellenze, poiché di queste ne abbiamo già tante e questi giovani ne sono la testimonianza. Per loro vogliamo creare occasioni di lavoro stabile. Tutti i nostri progetti di sviluppo sono guidati dalle imprese che devono dirci in che direzione bisogna andare. Questo metodo rappresenta il miglior modo per interconnettere i nodi di eccellenza”.