Dai misteri di Procida alla Via Crucis di Ravello: i riti della Pasqua in Campania

130


Dalla Penisola Sorrentina alle isole, con la Pasqua tornano in Campania le tradizioni legate alle celebrazioni della Settimana Santa. Tra tutte spiccano la Via Crucis e le processioni che spesso, in particolare nei borghi antichi, rappresentano uno degli avvenimenti più importanti per le comunità. E’ il caso di Ravello, gioiello della Costiera Amalfitana, dove quest’anno il 9 aprile si svolgerà la tradizionale Via Crucis in costume. Si tratta di un evento che coinvolge tutta la cittadinanza i cui preparativi vanno avanti da mesi e diventano sempre più intensi con l’approssimarsi della data. La processione attraverserà le strade principali di Ravello, partendo da piazza Fontana Moresca alle ore 20 per poi snodarsi lungo via dell’Episcopio e viale Richard Wagner, fino a raggiungere il sagrato del Duomo e, ultima tappa, l’interno della Chiesa di Santa Maria a Gradillo, all’esterno della quale, per consentire al pubblico di seguire l’ultima stazione della via Crucis, sarà collocato un maxischermo. Una delle processioni più caratteristiche e famose dell’intera regione è senza dubbio quella dei Misteri che si svolge sull’isola di Procida il Venerdì Santo.
La processione dei Misteri ha una lunga tradizione che nasce nel diciassettesimo secolo e che si è aggiornata nel tempo. Inizialmente, infatti, le strade dell’isola erano attraversate dagli “autoflagellanti”, poi nel tempo eliminati a causa delle scene di autoflagellazione diventate troppo cruente. Ecco che, per sostituirli, sono stati realizzati i Misteri, carri allegorici che a loro volta sono ispirati alla passione, morte e resurrezione di Gesù. I Misteri vengono realizzati dai procidani con materiali poveri, dal legno all’argilla o alla cartapesta, e portati in spalla dai cosiddetti “confratelli” vestiti con una tunica bianca e la mantellina turchese.
Famose sono anche le due processioni di Sorrento, la “bianca” e la “nera”, così chiamate dal colore dei vestiti indossati dai partecipanti. La processione bianca, che si svolge nella notte tra giovedì e venerdì, ricorda l’uscita della Madonna alla ricerca del figlio Gesù, condannato a morte. La processione bianca è detta anche “dell’Addolorata” e i partecipanti sfilano in tunica bianca e cappuccio. La processione si conclude all’alba con il ritorno in chiesa. Nella giornata del Venerdì Santo si svolge infine la processione nera, o “del Cristo morto”: in questo caso i partecipanti attraversano le strade di Sorrento indossando una lunga tunica nera con volto coperto dal cappuccio.