Dalla Penisola Sorrentina alle isole, con la Pasqua tornano in Campania le tradizioni legate alle celebrazioni della Settimana Santa. Tra tutte spiccano la Via Crucis e le processioni che spesso, in particolare nei borghi antichi, rappresentano uno degli avvenimenti più importanti per le comunità. E’ il caso di Ravello, gioiello della Costiera Amalfitana, dove quest’anno il 9 aprile si svolgerà la tradizionale Via Crucis in costume. Si tratta di un evento che coinvolge tutta la cittadinanza i cui preparativi vanno avanti da mesi e diventano sempre più intensi con l’approssimarsi della data. La processione attraverserà le strade principali di Ravello, partendo da piazza Fontana Moresca alle ore 20 per poi snodarsi lungo via dell’Episcopio e viale Richard Wagner, fino a raggiungere il sagrato del Duomo e, ultima tappa, l’interno della Chiesa di Santa Maria a Gradillo, all’esterno della quale, per consentire al pubblico di seguire l’ultima stazione della via Crucis, sarà collocato un maxischermo. Una delle processioni più caratteristiche e famose dell’intera regione è senza dubbio quella dei Misteri che si svolge sull’isola di Procida il Venerdì Santo.
La processione dei Misteri ha una lunga tradizione che nasce nel diciassettesimo secolo e che si è aggiornata nel tempo. Inizialmente, infatti, le strade dell’isola erano attraversate dagli “autoflagellanti”, poi nel tempo eliminati a causa delle scene di autoflagellazione diventate troppo cruente. Ecco che, per sostituirli, sono stati realizzati i Misteri, carri allegorici che a loro volta sono ispirati alla passione, morte e resurrezione di Gesù. I Misteri vengono realizzati dai procidani con materiali poveri, dal legno all’argilla o alla cartapesta, e portati in spalla dai cosiddetti “confratelli” vestiti con una tunica bianca e la mantellina turchese.
Famose sono anche le due processioni di Sorrento, la “bianca” e la “nera”, così chiamate dal colore dei vestiti indossati dai partecipanti. La processione bianca, che si svolge nella notte tra giovedì e venerdì, ricorda l’uscita della Madonna alla ricerca del figlio Gesù, condannato a morte. La processione bianca è detta anche “dell’Addolorata” e i partecipanti sfilano in tunica bianca e cappuccio. La processione si conclude all’alba con il ritorno in chiesa. Nella giornata del Venerdì Santo si svolge infine la processione nera, o “del Cristo morto”: in questo caso i partecipanti attraversano le strade di Sorrento indossando una lunga tunica nera con volto coperto dal cappuccio.