Secondo l’ultimo Rapporto Federcostruzioni, nel 2022 sono salite produzione (+19.6%) e occupazione (+9%), nella filiera edile. E nonostante alcune incertezze nel 2023 (vedi superbonus), sembrano ormai lontane la crisi degli anni ’90 e il decennio nero, dal 2008 al 2017, durante il quale il settore dell’edilizia ha subito una forte crisi, avvertita non solo in Italia, ma in tutto il continente Europeo.
Parliamo di un comparto, quello dell’edilizia e delle costruzioni, che insieme al suo indotto rappresenta in Italia oltre il 6% dell’occupazione e il 4,5% del PIL e dove l’ossatura portante è costituita da micro, piccole e medie imprese. Come per tutta l’economia italiana, del resto.
Ma quali sono le prospettive per il settore, soprattutto al sud? E quanto incide la carenza di manodopera sulla attività totale?
Ne abbiamo parlato con Gaetano Castaldo, imprenditore che ha portato avanti la tradizione del nonno e del padre, rinomati asfaltisti che operavano nell’acerrano e poi in tutto il napoletano.
“Con me siamo alla terza generazione di asfaltisti – dice Castaldo -. Un mestiere che ha attraversato il tempo adeguandosi a tutte le evoluzioni della tecnica e della tecnologia nel mondo delle costruzioni. Oggi, tuttavia, bisogna guardare con rispetto ai materiali e alle metodologie ritenute ormai superate. Quando iniziò mio nonno Gaetano, si utilizzava asfalto minerale che veniva messo a cuocere con caldaie a legna e si trasportava il materiale e l’attrezzatura con carrette trainate da cavallo. Con mio padre Agostino, oltre all’asfalto minerale si cominciava a usare il bitume con l’aggiunta di lana di vetro. Questa tecnica veniva utilizzata fino agli anni ’80. Poi fece il suo ingresso la guaina, anch’essa con una sua evoluzione, passando da un’anima in velo-vetro al poliestere ai prodotti molto performanti di oggi, che tengono conto di varie caratteristiche, tra cui la flessibilità a freddo. Una impermeabilizzazione fatta bene può durare oltre 20 anni. Va comunque precisata una cosa: nonostante i tanti prodotti nuovi per impermeabilizzare, il bitume resta il metodo più efficace e con maggiore rapporto qualità-prezzo”.
Dal catrame… alle nuvole
L’imprenditore acerrano ha conosciuto l’odore di catrame e la polvere dei cantieri sin da bambino. “Già durante le pause estive della scuola aiutavo mio padre sui cantieri – racconta -, poi finito il ciclo di studi mi dedicai a tempo pieno all’attività di famiglia. Negli anni ’90, anche per fronteggiare la recessione che coinvolse tutti i settori tra cui l’edilizia, pensai di differenziare l’attività. Individuai, quindi, all’interno del comparto alcune attività che non avevano risentito come altre di quel particolare momento, per cui cominciai con un magazzino di materiali per impermeabilizzazioni, ai quali aggiungemmo il cartongesso e, poi, via via le pitture, gli isolanti, controsoffitti e così via fino ad arrivare agli store attuali. L’anno scorso ho introdotto, tra le mie attività, la piattaforma aerea a noleggio. Si è presentata tante volte la necessità di ricorrere a un mezzo per il trasporto verticale di merci e per alcune tipologie di lavori, per cui l’ho acquistata e la noleggiamo anche, per i vari usi che vanno dall’edilizia, al giardinaggio, per lattoneria, elettricisti, imbianchini. In famiglia dicono che il movimento ascendente della piattaforma aerea rappresenta il mio carattere. In parte è vero, perché amo le sfide e cerco di guardare sempre più avanti e più in alto”.
Parola d’ordine: diversificare
Differenziare e diversificare diventano le parole d’ordine di Castaldo e di tanti altri imprenditori italiani alle prese con un mercato non sempre stabile, con gli imprevisti che piombano come macigni: prima il Covid poi i conflitti mondiali e così via. Differenziare in economia si traduce nel raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile aumentando il valore percepito dei propri prodotti o servizi; e diversificare indica quel processo di sviluppo dell’impresa che implica un’estensione o una modificazione del suo campo di attività originario. Così gli store, uno ad Acerra e l’altro a Maddaloni, trovano sfogo anche online con un sito di e-commerce (lavetrinacommerciale.it) che in breve tempo si posiziona tra i migliori negozi di ferramenta ed edilizia online; la piattaforma aerea trova ambiti di intervento sempre più ampi e committenti in tutta la regione; oltre ai lavori di impermeabilizzazione e isolamento termico, originariamente core business, l’imprenditore Gaetano Castaldo si specializza anche nell’isolamento acustico.
“Il processo evolutivo che si è avuto anche nel mondo dell’edilizia ha fatto si che oggi si presti attenzione anche all’inquinamento acustico e all’esposizione ai rumori per tanto tempo – spiega -. C’è una soglia oltre la quale non si dovrebbe andare, dunque si interviene con correzioni acustiche sia in ambito domestico che industriale. Ci rendiamo conto che 50-60 persone in una pizzeria finiscono per produrre rumore, dunque un disturbo acustico, un disagio, che rende l’ambiente poco confortevole. La stessa cosa può accadere in uno studio medico, in una fabbrica ma anche in una casa. Per ridurre questa presenza si installano pannelli, facendo una opportuna distinzione tra la fonoassorbenza e la fonoimpedenza, in base al tipo di esigenza. Nelle sale cinematografiche, ad esempio, si utilizza un mix. Naturalmente questi pannelli, oggi, sono diventati veri e propri elementi di design, che creano anche arredo e vengono progettati, per tipologia, dimensioni e colore, in base agli ambienti dove installarli”.
L’incognita Sud
Sullo sfondo c’è un territorio, quello campano e del Sud in generale, non sempre florido, con il quale fare i conti. “Non è solo questione di ricchezza – corregge Castaldo -. Al sud a volte si lavora sottopagati e a volte si lasciano prendere un po’ la mano dal punto di vista della sicurezza. Però sta crescendo attenzione anche qua da noi. Dal punto di vista lavorativo, col superbonus c’è stato un forte incremento di lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica. Tanto lavoro è arrivato anche al sud grazie al superbonus”.
La manodopera che manca
Per le imprese, però, non è l’unico aspetto da considerare. Ce n’è un altro, altrettanto importante, quello della forza lavoro. Tutto il settore dell’edilizia ha, infatti, un bisogno strategico di manodopera specializzata che attualmente il mercato del lavoro non è in grado di fornire. Ma quando gli imprenditori affermano che non si trovano lavoratori, è vero o si tratta di una esagerazione? “Purtroppo è vero – risponde secco Gaetano Calstaldo -. E sa perché le imprese non trovano lavoratori? Perché si è invertita una tendenza: quella di apprendere un mestiere. Prima era una esigenza sentita da tutti. Oggi è difficile trovare qualcuno che voglia imparare. Colpevoli sono soprattutto le famiglie, manca quella spinta della famiglia che orientava, fino a qualche decennio fa, i giovani agevolandone l’ingresso nel mercato del lavoro. I figli – ricorda – venivano coinvolti nelle attività lavorative familiari già da bambini e gradualmente entravano nel ciclo produttivo fino, con il passare degli anni e grazie alla esperienza accumulata, a occupare ruoli di coordinamento. Oggi a 20 anni ancora percepiscono la paghetta dai genitori, senza alcun interesse per il mondo del lavoro. Eppure la manodopera è fondamentale per l’economia del nostro Paese”.
Il tetto del bomber Vincenzo Montella
Ed è proprio mostrando qualcuno dei lavori fatti tanti anni fa, da giovane apprendista appunto, che il creatore de La Vetrina Commerciale, di Noleggio & Work e di Asfalti e Termoakustica, si sofferma su una ristrutturazione di un palazzo antico nel cuore della città di Napoli ma soprattutto sull’intervento sull’abitazione di un noto calciatore italiano. “Tra le migliaia di lavori realizzati ricordo con piacere la realizzazione di un tetto ventilato con tegole canadesi alla casa dell’allenatore ed ex bomber Vincenzo Montella, a Castello di Cisterna, circa 25 anni fa”, rivela Castaldo. E nonostante gli ottimi risultati raggiunti con le sue attività, in tanti anni di lavoro, non vuole parlare di successo. “Non esiste il successo, esistono l’impegno, la professionalità, la serietà – precisa -. Tra i miei clienti oggi ci sono famiglie che avevano già commissionato lavori sia a nonno che a papà, dunque si è stabilito un rapporto di grande fiducia basato sulla qualità dei materiali e l’esecuzione ad opera d’arte, elementi che hanno da sempre contraddistinto la nostra attività e che mi rendono un imprenditore soddisfatto del mio lavoro”.