Dall’industria alla ricerca: da De Luca i 5 punti per il Sud

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Mi sono rifiutato di partecipare all’ ennesimo dibattito sulla “Questione Meridionale” che ha perduto ogni respiro storico ideale per la crisi dei grandi soggetti politici, l’assenza di cultura industriale, il leghismo e soprattutto per le prove d’inefficienza e dequalificazione della classe dirigente meridionale“. Lo scrive in una nota il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Proprio partendo da questo nuovo rigore con cui ci proponiamo di governare possiamo riaprire il ragionamento recuperando dignità e credibilità e portando il Sud a livelli di produttività e competitività globale – scrive il governatore -. La questione del Sud non è nè separata, nè settoriale. E’ un tutt’ uno con il programma di sviluppo dell’Italia nel mondo e per determinare il ruolo ed il peso che l’Italia dovrà avere in Europa e nel mondo.Parteciperò domani alla Direzione Nazionale del PD proponendo cinque punti d’azione“.

I 5 punti

Si tratta nello specifico di 1)orientare gli investimenti dei gruppi industriali pubblici, a cominciare da Fincantieri e FinMeccanica, verso il Sud riequilibrando per il Meridione le quote di produzione industriale con particolare riguardo per i comparti dell’aerospaziale, dell’automotive, dell’agroalimentare; 2) attuare un programma stringente d’investimenti per le infrastrutture: banda larga, sistemi idrici, trasporto su ferro ed assi viari, portualità e sistema aeroportuale; 3) innovazione profonda nella gestione dei Fondi Europei con la creazione, altresì, di un fondo di rotazione per sostenere le progettazioni esecutive; 4) investimenti sulla ricerca, negli atenei e nelle agenzie private, per l’innovazione in ambito industriale, aerospaziale, agroalimentare; 5) un Piano di sicurezza per il Sud.