Resterà aperto fino al prossimo 31 luglio (ore 12) il primo bando di “Interreg Europe”, il nuovo programma di cooperazione territoriale finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), con l’obiettivo di migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale promuovendo scambi di esperienze e di “policy learning” fra attori di rilevanza regionale. La prima call dispone di un budget di 107,5 milioni di euro con cui Bruxelles intende finanziare progetti di cooperazione interregionale su quattro assi e relativi obiettivi specifici: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione; migliorare la competitività delle Pmi; sostenere la transizione un’economia a basse emissioni di carbonio; preservare e tutelare l’ambiente e promuovere un uso efficiente delle risorse.
I quattro assi
Il primo asse punta a migliorare l’attuazione delle politiche e dei programmi di sviluppo regionale – in particolare quelli dell’obiettivo “Investimento per la crescita e occupazione” – nel settore dell’infrastruttura e delle capacità di ricerca e innovazione, specie nel quadro delle strategie di smart specialisation. L’asse sulla competitività si propone, invece, l’obiettivo di migliorare l’attuazione dei programmi di sviluppo regionale attraverso il sostegno delle Pmi in tutte le fasi del ciclo produttivo, al fine di stimolarne la crescita e l’impegno nell’innovazione. Il terzo asse mira a indirizzare le politiche e i programmi di sviluppo regionale verso la transizione a un’economia a basse emissioni di carbonio. L’ultimo asse, infine, ha lo scopo di intervenire sulle politiche regionali nei settori della protezione e dello sviluppo del patrimonio naturale e culturale accrescendo l’uso efficiente delle risorse, la crescita verde, l’eco-innovazione e la gestione delle performance ambientali.
Chi può partecipare
Il bando è aperto ad amministrazioni pubbliche a livello nazionale, regionale e locale, enti di diritto pubblico (agenzie di sviluppo regionale, organizzazioni di sostegno alle imprese, università) e enti privati non-profit con sede in uno dei 28 Stati membri Ue, in Norvegia e in Svizzera. I progetti devono essere realizzati da una partnership di almeno tre organismi provenienti da 3 diversi Paesi ammissibili, di cui almeno due provenienti da Stati membri europei.
Risorse
Il cofinanziamento Fesr potrà coprire il 75 o l’85 per cento dei costi ammissibili del progetto a seconda dello status dei partner coinvolti: se si tratta di amministrazioni pubbliche o enti di diritto pubblico la copertura è all’85 per cento, mentre per gli enti privati no-profit la quota massima è del 75 per cento.
Risorse complessive
107,5 milioni di euro
Cofinanziamento
Dal 75 all’85% dei costi ammissibili del progetto
Chi può partecipare
Amministrazioni pubbliche nazionali, regionali e locali
Enti di diritto pubblico
Enti privati non-profit
Scadenza
Ore 12 del 31 luglio 2015