De Magistris in commissione Antimafia: Rabbia sociale sottovalutata, la camorra potrebbe approfittarne

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in foto Luigi de Magistris

“Ci troviamo di fronte a delle polveriere sociali e, se si sottovaluta e si sottostima quel che può accadere, se la rabbia sociale non viene intercettata in maniera democratica, il rischio è che qualcuno si possa impadronire del disagio per farlo diventare questione di ordine pubblico e poi questione criminale. Questo è un tema che mi preoccupa molto”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, audito in Commissione Antimafia. “Io credo che sia necessario avere più consapevolezza – ha aggiunto de Magistris – soprattutto del fatto che in questo momento c’è bisogno di liquidità e di interventi sul lavoro. In questi giorni questa sensazione non si è avuta”.
“A Napoli ci sono state una ventina di manifestazioni tutte pacifiche ma una ci ha molto preoccupato, nata pacifica per protestare contro l’annunciato lockdown regionale è sfociata in violenza. Ho molto apprezzato che il procuratore abbia creato un gruppo di lavoro per non sottovalutare nulla. Se si sottovaluta la rabbia sociale e non la si intercetta in maniera democratica e con le dovute forme, il rischio è che qualcuno si possa impadronire del disagio per farla diventare questione di ordine pubblico e peggio ancora criminale. Mi preoccupa molto, dopo anni in cui si sono tenute fuori le frange eversive e criminali”.

Con la dad aumenta la dispersione scolastica: e i clan reclutano

“La Campania è stata la prima Regione che ha chiuso la scuola. Qualcuno pensa che la dad arrivi in tutti i quartieri popolari? Che nei bassi tutti abbiano wifi e tablet? C’e’ dispersione scolastica di cui mafie e camorra hanno bisogno per reclutare”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in audizione alla Commissione parlamentare Antimafia nella sua veste di delegato dell’Anci su sicurezza e legalità. de Magistris ha sottolineato anche il disagio dei giovani: “Noi abbiamo portato – ha detto – migliaia di persone che vivono a Napoli e al sud a scegliere la legalita’. Pensate quanti ragazzi lavorano a Napoli, che con Matera e’ la citta’ piu’ cresciuta su cultura e turismo. Ragazzi che potevano vivere e non dire non ho alternative e quindi faccio lo scippo o controllo una piazza di spaccio. Ora sono atterrito dal fatto che i giovani rischiano di essere attratte dalla criminalita’, per mancanza di possibilita’ di scegliere”.

Reiterare l’ordinanza di protezione civile per gli aiuti ai senza reddito

“A marzo e aprile, quando ci fu la prima ondata, la situazione sul piano sociale fu affrontata molto bene con un provvedimento, un’ordinanza di protezione civile con cui furono destinate ai Comuni di tutta Italia somme destinate a rassicurare le persone che erano rimaste prive di reddito. Mi auguro che quel provvedimento possa essere reiterato” ha detto de Magistris.”Chiedo alla Commissione – ha aggiunto -, così come ho fatto con il presidente del Consiglio, con alcuni ministri e con Borrelli, di reiterare quella misura con la quale in pochi giorni i sindaci sono riusciti ad arrivare nelle tasche dei bisognosi. E’ fondamentale, soprattutto nel periodo pre-natalizio, significa dare un segnale di alleggerimento della pressione”. 

Ambulanze, tempi di arrivo troppo lunghi e carenza di ossigeno
“Dai dati che abbiamo e dalle relazioni delle forze di polizia i tempi di arrivo delle ambulanze sono molto lunghi, per un incidente stradale arriviamo anche a oltre un’ora, e cominciamo ad avere carenze significative di ossigeno”, ha affermato il sindaco di Napoli. “La Asl non fa molti tamponi – ha detto de Magistris – la maggior parte la fanno i privati e si paga tra i 60 e i 100 euro. In Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica abbiamo discusso di vari aspetti e il perfetto meritoriamente ha messo all’ordine del giorno il tema delle criticità relative alle ambulanze e alla fornitura di ossigeno, due temi non solo sanitari ma di ordine e sicurezza pubblica. Il presidente della Regione Campania ha diffidato con una lettera il Comitato dall’occuparsi di questi temi, ma noi ne abbiamo discusso ugualmente. Da parte mia non c’è intento polemico e raccolgo l’appello del Presidente della Repubblica per la coesione istituzionale e sociale, questo però non significa pensiero unico. I sindaci hanno il dovere di raccontare al Paese cosa sta accadendo”.