De Vincenti, primo bilancio sul Masterplan Sud: Investiti 21 miliardi

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 “E’ giunta l’ora per tornare a fare investimenti pubblici. I dati che forniamo oggi sono un primo segnale. La concretezza e’ la nostra parola d’ordine. Abbiamo realizzato e stiamo realizzando azioni concrete. Stiamo verificando l’attuazione dei Patti per il Sud regione per regione. Ecco come si stanno svolgendo i lavori”. Cosi’ Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale, presentando in una conferenza stampa il masterplan dei Patti per il Sud. “Si parte dai bisogni delle comunita’ locali e da una strategia nuova per il Mezzogiorno per renderlo protagonista dell’Italia”, premette il ministro. L’avvio degli interventi e’ del settembre del 2016 dopo la delibera di agosto. Dieci mesi dopo ci sono lavori in corso per una cifra di 6 miliardi e 300 mln di euro (691 progetti) mentre gli interventi attivati con bandi di concorso gia’ emessi o in fase di attuazione hanno un valore di 15 miliardi e 256 milioni (1810 progetti). “In tutto ci sono piu’ di 21 miliardi in ballo. Si tratta di risorse gia’ utilizzabili”, sottolinea De Vincenti. In fase di programmazione poi ci sono interventi per 11 miliardi. “In ogni regione ci sono cronoprogrammi per tutti gli interventi. Abbiamo sollecitato al massimo le istituzioni locali. Abbiamo chiesto di fare un ordine di priorita’, di fare delle scelte”, osserva De Vincenti, “ma c’e’ nel complesso una visione unitaria”. Il ministro cita tra i tanti interventi la Napoli-Bari, la statale Jonica, la Salerno-Reggio Calabria. L’esponente del governo riassume le politiche “per far rinascere il sud”: il fondo di sviluppo e coesione vale 54,8 miliardi mentre il fondo europeo ammonta a 73 miliardi. “Con le autorita’ locali c’e’ un rapporto collaborativo anche se su alcuni progetti di lungo periodo scontiamo delle difficolta’ di progettazione. Non ci sono pero’ criticita’ di finanziamento. Stiamo lavorando per una sburocratizzazione, per una maggiore cooperazione con i sindaci”, riassume De Vincenti, “la storia della sfiducia e’ finita, le istituzioni pubbliche si sono riprese le responsabilita’. Qui non si tratta solo di governo centrale, ma anche del lavoro dei sindaci e dei presidenti di regione. Si e’ aperta una fase nuova”. Focus a parte, il contratto di sviluppo di Taranto: si tratta di 33 progetti che valgono 882 milioni di euro a cui si aggiungono 70 milioni per le apparecchiature sanitarie. “Su salute e ambiente abbiamo stanziato 390 milioni”, sottolinea. “I patti per il sud non e’ un libro di sogni ma obiettivi concreti con impegni verificabili. Niente parole ma solo fatti e basta pregiudizi. Non c’e’ ancora una stima sulle ricadute occupazionali. Sara’ materia di una prossima conferenza stampa”, conclude De Vincenti.