Degustazioni e visite in cantina, al via il 26 dicembre a Napoli il Festival delle vigne metropolitane

257

Al via martedi’, 26 dicembre, la seconda edizione del Festival delle Vigne Metropolitane di Napoli. Un mese di eventi, degustazioni e visite in cantina dedicati ai vitigni autoctoni made in Partenope. La rassegna e’ organizzata e promossa dall’Associazione culturale Arteteca, in collaborazione con Ravello Creative Lab, comune di Napoli – assessorato alla Cultura e al Turismo e assessorato al Bilancio, al Lavoro e alle Attivita’ Economiche, Associazione italiana sommelier – delegazione di Napoli, Istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalita’ alberghiera G. Rossini e con il contributo della Camera di Commercio di Napoli e SI Impresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli.
Si parte il 26 dicembre, alle ore 11.30, presso il cortile del Maschio Angioino di Napoli con la rappresentazione teatrale “Viv le Rua’. Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori e… 25, 59 e 70” di Ciro Pellegrino e con Paola Maddalena, Ciro Pellegrino, Ciro Scherma, Giovanna Marziano, Carlo Riccardo e Olimpia Panariello. Un viaggio nella Napoli antica attraverso la storia, i miti e le leggende. Scene oniriche e fantastiche della nostra terra dove, attraverso il gioco delle carte napoletane e i numeri usati per interpretare i sogni vengono evocate immagini e suggestioni del passato. Al termine della rappresentazione saranno i vini delle vigne metropolitane ad essere protagonisti. Previsto, infatti, un aperitivo dove sara’ possibile degustare e brindare con alcune delle etichette prodotte nelle vigne metropolitane di Napoli. Il territorio del comune di Napoli e’ al secondo posto in Europa, dopo Vienna, come numero di ettari destinati a vigneti. Posillipo, Agnano, il Vomero e Chiaiano sono le aree maggiormente interessate. Inoltre, la zona di Napoli e’ una delle poche aree a livello mondiale che, grazie alla conformazione vulcanica del terreno, conserva il tipo di coltivazione a piede franco, ossia senza l’impiego della vite americana come portainnesto del vitigno della varieta’ coltivata. Una rarita’ che, in questi ultimi anni, e’ sempre piu’ apprezzata da enologi ed amanti del vino, perche’ in grado di preservare la purezza dei vitigni e la tradizione del metodo di coltivazione.