Design e disabilità, parte da Napoli il primo concorso nazionale del settore moda

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Per richiamare l’attenzione sul mondo del lavoro al femminile e per sottolineare la gravità del fenomeno infortunistico che colpisce anche le donne in modo significativo e sulla tutela prevista per quelle che si infortunano a causa dell’attività lavorativa, l’Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro) presenta oggi a Napoli, all’Istituto scolastico “Isabella d’Este Caracciolo”, la prima edizione del concorso nazionale “Moda, design e disabilità: uno stile unico per ogni donna”. Per l’occasione intervengono oltre 200 studenti e si parlerà di questi temi, oggi particolarmente importanti alla luce dell’avviamento dell’alternanza scuola-lavoro. All’incontro, preceduto da una visita al museo dell’Istituto realizzato con gli abiti creati negli anni dagli studenti, partecipano, tra gli altri, il presidente ANMIL, Franco Bettoni, l’assessore al Lavoro della Regione Campania e rappresentante della Consulta Nazionale per l’Integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità, Sonia Palmieri, il presidente dell’ILA (Ispettori del Lavoro Associati), Gerardo Lanz ed il sociologo Stefano Palumbo. I settori del tessile e dell’abbigliamento rappresentano un comparto produttivo di grande importanza per l’economia del Paese con oltre 50 miliardi di euro di produzione nel 2016 e un saldo della bilancia commerciale di oltre 8 miliardi. Peraltro, il tessile e, in misura ancora maggiore, le confezioni di articoli di abbigliamento sono i soli settori manifatturieri in cui la quota di occupazione femminile è maggiore di quella maschile (54% e 75% circa, rispettivamente); tuttavia dal punto di vista infortunistico, invece, il comparto tessile e abbigliamento resta uno dei meno pericolosi e presenta un indice di frequenza pari a circa 8 infortuni indennizzati per 1.000 addetti/anno, contro un indice di circa 20 dell’industria manifatturiera e 22 del complesso delle attività di industria e servizi.