Diabete, ricerca italiana al top

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Rimini, 16 mag. (AdnKronos Salute) – Ricerca italiana sul diabete al top, nonostante la cronica carenza di fondi pubblici. I circa 500 ricercatori impegnati nelle università e negli ospedali hanno prodotto dal 2000 ad oggi oltre 5 mila pubblicazioni su riviste internazionali, spesso sulle più prestigiose del settore. Le agenzie ‘di rating’ della ricerca collocano quella italiana in diabetologia al primo posto nel mondo, se i risultati vengono rapportati ai magri finanziamenti pubblici: una media di circa 8 mila euro all’anno per singolo ricercatore.

“Abbiamo i ricercatori migliori del mondo – rivendica Enzo Bonora, presidente Diabete Ricerca Onlus, dal congresso della Società italiana di diabetologia, in corso a Rimini – ed è un peccato che siano poco sostenuti dal pubblico, nonostante il diabete riguardi 4 milioni di italiani e causi ogni anno oltre 100 mila decessi. Abbiamo bisogno che tante persone ci aiutino nella nostra sfida quotidiana alla malattia. Il diabete, come scriviamo anche nella nostra campagna, è un bastardo e va arrestato proprio con la ricerca”.

Raccogliere fondi per la ricerca in diabetologia dal settore privato e distribuire i finanziamenti ai ricercatori su base competitiva è la missione della Fondazione Diabete Ricerca Onlus, spin off della Sid, nata nel 2000 e affiancata dalla omonima Associazione Onlus. La parte del leone la fanno ovviamente le aziende, ma “la Fondazione e l’Associazione ricevono ogni tanto contributi da privati cittadini. Si tratta ancora di pochi benefattori, nulla a che vedere con la amplissima schiera di sostenitori su cui possono contare le associazioni che finanziano la ricerca sui tumori o sulle malattie genetiche o neurologiche”, commenta Bonora.

Ma qualcosa sta cambiando. “Negli ultimi mesi sono stati raccolti 130 mila euro grazie alle donazioni dei clienti della catena di supermercati Esselunga – prosegue – Serviranno a sostenere 5 progetti di ricerca, il cui bando è stato pubblicato da qualche settimana”. I progetti riguarderanno la medicina rigenerativa (cellule staminali in primis), il pancreas artificiale, la genetica del diabete, i biomarcatori delle complicanze croniche, l’eziopatogenesi e la fisiopatologia del diabete.

Un’ulteriore iniezione di risorse economiche la Fondazione spera di riceverla dall’imminente campagna basata su Sms solidali da spedire al numero 45587, che sarà pubblicizzata dal 21 al 28 maggio attraverso i canali Rai e i principali quotidiani, e dall’attuale campagna del 5 x mille.