Difesa dei diritti delle donne
Scrittori e giuristi in campo

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Napoli. Un perfetto connubio cultura e diritto, martedì 17 marzo, contro la violenza sulle donne, è stato ideato ieri dall’Ami Napoli. Un perfetto connubio cultura e diritto, martedì 17 marzo, contro la violenza sulle donne, è stato ideato ieri dall’Ami Napoli. Al convegno è stato presentato anche il libro “Una mano sul volto” edito da Ad est dell’equatore, a cura di Maurizio de Giovanni. Una raccolta di racconti di abusi e di delitti sulle donne, narrati da scrittori partenopei di entrambi i generi che hanno generosamente donato un loro racconto. L’antologia è stata curata dallo scrittore Maurizio de Giovanni, che ha chiuso i lavori della mattinata leggendo il suo racconto Non ho fatto niente, un monologo per nulla scontato, dal punto di vista del carnefice. Una intensa giornata di incontri, presso il Palazzo Serra dei Cassano, la Presidente Ami Napoli, Valentina de Giovanni ha spiegato che la cultura e il diritto vanno di pari passo e l’idea è quella di promuovere una diversa cultura, “quindi – afferma la Presidente- abbiamo coinvolto giovani, perché per il futuro pensiamo di fare un discorso di prevenzione, invece poi dobbiamo lavorare anche noi tecnici”. Per questo motivo, la mattina è stata dedicata alla presentazione del libro e ogni autore ha raccontato la nascita del proprio racconto, mentre il pomeriggio si è sviluppato con i tecnici; magistrati, avvocati, ginecologa, psicologa, cioè tutti coloro che quotidianamente si scontrano con questa realtà e daranno un loro contributo. La de Giovanni continua dicendo “Non è facile lavorare con queste tematiche, ma unendo le forze, tecnici e mondo della cultura si può raggiungere qualche risultato”. Enzo Taranto, funzionario Onu, ha voluto tracciare una mappatura della condizione femminile nel mondo e si interrogava come le personalità del mondo dello spettacolo potrebbero sensibilizzare i media. La mattinata è proseguita attraverso le voci degli autori che hanno spiegato al pubblico la nascita dei loro racconti; Sara Bilotti con il suo La rete “Cè un reticolo di violenza fitto sotto le città sotterrata da cumuli di omertà”; Raffaella R. Ferré con il suo Maruzze; Monica Zunica con il suo Vedrai sarà bello; Patrizia Rinaldi con Un respiro ogni cento; Chiara Tortorelli con Notte nero pesto, Serena Venditto con La teoria dei colori, Letizia Vicidomini con il suo Mio padre Antonella Del Giudice con Fareenda guarda; Simona Frasca e Walter Montagna con Amelia; Carmen Pellegrino con La fioreria. Tutti i racconti degli autori, episodi inventati e reali hanno affrontato il tema violenza da tutte le possibili sfaccettature, dalla violenza fisica a quella psicologica, dalla costrizione di costumi e tradizioni fino all’indifferenza. La presenza e i contributi degli autori uomini ha un valore aggiunto. Maurizio de Giovanni ha parlato come la violenza di genere sia di quanto di più duro, turpe e laida che possa esserci, perche sono i forti che si rifanno sui deboli, perché è lo sfogo della frustrazione anche economica, la curva della violenza aumenta proporzionalmente a quella della crisi economica. Quindi è giusto che la cultura dia voce a questa cosa. poichè dovrebbe essere quella che raffina le menti e migliora le idee e i sentimenti. Significativi anche i racconti di Dino Falconio con L’impotente ha affrontato un male molto comune, come l’ignoranza. Il suo racconto inizia appunto con il non saper riconoscere il vero amore, una dicotomia che sempre lo ha colpito; “Dottorè quello mi vatte perché mi vuole bene”. Altrettante anglolature significative sono state date da Mauro Giancaspro con Anche l’indifferenza è violenza. Inoltre Marco Perillo con Si è rotto tutto che ha sottolieanto la fragilità degli esseri umani, appunto come il vetro e Stefano Piedimonte con Il vetro rotto cheinizia il suo episodio con “Nel vetro spaccato di questa finestra vedo una cosa che mi inquieta”. Hanno partecipato all’antologia gli alunni dei licei Sannazaro, Pontano, dé Liguori. La prefazione è a cura di Valentina de Giovanni. Un progetto nato per iniziativa dell’AMI, Associazione Matrimonialisti Italiani distretto Napoli e con la collaborazione del SOROPTIMIST Italia Club Napoli.