Digital Humanities, ecco i docenti 5.0 per la smart school. Suor Orsola, al via un nuovo percorso di formazione

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in foto: la videoinstallazione al Castel dell'Ovo di Franz Cerami è uno degli esempi di innovazione nella valorizzazione del patrimonio culturale a cui hanno lavorato anche gli studenti del Suor Orsola

“Se la Scuola e i Musei stanno diventando sempre più votati all’innovazione digitale servono con urgenza nuove figure professionali specificamente preparate per questa rivoluzione smart”. Così Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, presenta l’ultima ‘creatura’ accademica dell’Ateneo napoletano: il nuovo corso di laurea magistrale LM-43 in “Digital humanities per le materie letterarie e i beni culturali”.
Trent’anni dopo essere stato il primo Ateneo italiano a varare un corso di laurea specificamente dedicato alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale il Suor Orsola, la più antica libera Università italiana, lancia una nuova sfida di alta formazione fortemente innovativa calibrata sulle future esigenze del mercato del lavoro così come aveva già fatto nel 2016, solo per citare un esempio, con il primo corso di laurea in Italia dedicato alla green economy.
La presentazione del nuovo corso di laurea magistrale in “Digital humanities per le materie letterarie e i beni culturali” si svolgerà venerdì 8 Luglio alle ore 12 nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa (diretta streaming su www.facebook.com/unisob) alla presenza del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Una presentazione che sarà preceduta da una riflessione dedicata al tema “L’umanista digitale per la smart school e per il sistema produttivo” nella quale, con il coordinamento di Antonio Polito, si confronteranno, insieme con il Ministro Bianchi. Il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, il direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche del Suor Orsola Paola Villani e Alberto Melloni, chief scientific advisor della Commissione Europea.

Corso riservato a 120 studenti
“Articolato in due distinti curricula (Beni culturali e Materie letterarie) il percorso accademico del nuovo corso di laurea magistrale in Digital Humanities è finalizzato alla formazione di laureati in discipline umanistiche studiate e valorizzate con l’aiuto delle ICT- Information and Communication Technologies e permetterà l’acquisizione di saperi e competenze di grande innovazione: dal data mining ai 3D renderings, fino alle tecniche di Historical GIS, solo per fare alcuni esempi”. Così Paola Villani, direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche del Suor Orsola (che ha sede nel Complesso di Santa Caterina da Siena nel cuore del centro storico di Napoli) sintetizza gli obiettivi formativi e i numerosi sbocchi occupazionali del nuovo corso. “Il corso – sottolinea la Villani – si rivolge in particolare alla formazione di operatori dei beni culturali, beni librari, esperti nelle scienze del testo, insegnanti di materie letterarie o storia dell’arte, ricercatori, ma anche consulenti, liberi professionisti e professionisti per aziende. In particolare il percorso Materie letterarie darà ampio spazio a metodi e strumenti di ricerca e formazione per i docenti 5.0insegnanti e animatori digitali richiesti nella cosiddetta smart school”.
Didattica dell’italiano con i new media, linguistica computazionale, narratologia, valorizzazione digitale del patrimonio museale, storytelling per i beni culturali: l’elenco di alcuni dei nuovi insegnamenti (già presente sul sito web www.unisob.na.it insieme con il modulo per le immatricolazioni) racconta l’inclinazione formativa del nuovo corso di laurea che sarà aperto soltanto a 120 studenti. Un numero programmatico che garantisce il vero ‘marchio di fabbrica’ dell’Università Suor Orsola Benincasala ‘cura’ del singolo studente grazie ad un rapporto docenti/alunni di 1 a 25 (praticamente come a scuola) che spiega i ‘numeri’ (fonte AlmaLaurea 2022) che vedono l’Ateneo napoletano tra i primi in Italia per percentuale di laureati in corso (+15,5% rispetto alla media nazionale) ed efficacia della laurea (+15,2% rispetto alla media nazionale).
“Per l’Università Suor Orsola Benincasa questo nuovo corso – evidenzia il Rettore Lucio d’Alessandro – rappresenta l’approdo di oltre un quindicennio di ricerca e di didattica innovativa su tutti i temi che intersecano le scienze umane e le nuove tecnologie, condotte nel Centro interdipartimentale di ricerca “Scienza Nuova” e innovate dai nostri migliori giovani nel Dottorato di ricerca in Humanities and Technologies, che, giunto ormai al suo decimo ciclo, vanta il 100% di placement altamente qualificato, in Italia e all’estero”. Come chiarisce il Rettore “ormai non è più il tempo di una informatica umanistica, dove la novità era l’applicazione delle tecnologie digitali alle scienze umane, con una declinazione spesso funzionale, operativa, ancillare, ma è il tempo, non più differibile, della necessità di formare una solida e poliedrica figura di nuovo umanista capace di interrogarsi su cosa comporti l’era del digitale, anche per la formazione delle nuove generazioni”.