Dimore storiche, svolta per la Reggia di Carditello: diventerà museo

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in foto la Reggia di Carditello

Seicento beni storici, tra quadri, mobilii e arazzi sparsi tra Capodimonte, Caserta e Mosca torneranno a “casa”, a San Tammaro nel Casertano, in quella Reggia Borbonica di Carditello che da simbolo del degrado si prepara ora a diventare un vero e proprio museo. Questo è l’obiettivo del nuovo direttore generale della Fondazione Real Sito di Carditello Giuseppe Russo che spiega: “Rispetto al passato ci sarà discontinuità nel senso che la Reggia diventerà un bene culturale realmente fruibile, punto di riferimento del territorio e con servizi di livello per accoglienza e fruizione, con punti di informazione e di ristoro e tutto ciò che già esiste in altri musei. In particolare la Palazzina Reale ci sarà consegnata dalla Sovrintendenza, dopo i restauri, presumibilmente per il prossimo mese di dicembre, quindi l’adegueremo per farne uno spazio museale e per l’estate sarà finalmente visitabile. Sempre per l’estate 2023 dovremmo avere il completamento del restauro anche del Tempietto al centro del galoppatoio”.

Con la disponibilità di maggiori spazi museali, dice Russo, andrà “avanti anche l’iter per la richiesta dei beni di Carditello sparsi in altri musei. Si tratta di seicento beni storici, tra quadri, mobilii e arazzi. Il nostro ufficio tecnico, dopo aver già fatto rientrare la Pala d’altare nel mese di maggio, sta avviando le azioni di recupero a partire dai quadri attualmente a Mosca, Capodimonte e nella Reggia di Caserta. Ci sarà poi da realizzare il museo del cavallo e da mettere a sistema quello già attivo dell’agricoltura”.

Per fine 2023 è attesa la fine dei lavori dei “due importanti progetti di restauro già finanziati, che riguardano il corpo anteriore (importo di 7 milioni di euro) e il corpo posteriore per un importo di 5 milioni di euro – dice ancora il direttore – In particolare nello spazio anteriore ci saranno i servizi per i turisti ma anche le aree destinate ai servizi ad alto valore aggiunto, ovvero a sede del Consorzio di bonifica e del centro di monitoraggio ambientale della Regione; alle spalle, invece, i servizi tecnici connessi ai cavalli, le nostre scuderie e quelle destinate ai Carabinieri”.