Bandiere arcobaleno, collane di fiori e visi dipinti. In piazza della Repubblica tra canti e cori, poco dopo le 16, e’ partito il Roma Pride. In testa al corteo, dietro allo striscione giallo con la scritta multicolore “Queeresistenza” era presente il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che insieme ai manifestanti ha intonato “Bella ciao”. Migliaia di persone fin dalle 15 si sono radunate attorno ai carri. Tra queste c’erano molti esponenti politici di Pd, M5s, Italia viva, Alleanza verdi sinistra e rappresentanti del sindacato Cgil.
Il percorso della manifestazione e’ stato quello degli anni scorsi: piazza della Repubblica, viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell’ Esquilino, via Liberiana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, largo Brancaccio, via dello Statuto, piazza Vittorio, via Emanuele Filiberto, viale Manzoni, via Labicana, piazza del Colosseo, via dei Fori Imperiali, largo Corrado Ricci e via dei Fori Imperiali con arrivo a piazza Madonna di Loreto. Madrine dell’evento sono state le cantanti Paola e Chiara che si sono esibite sul carro in testa alla sfilata. “Viva l’amore per sempre”, hanno detto dal palco allestito sul furgone mentre intorno la folla ballava sulle note di “Viva l’amor” e “It’s raining man”.
In piazza anche la segretaria del Pd Elly Schlein. “Sono qua oggi perché è importante, perché il Pd sarà sempre nei luoghi della tutela e della promozione dei diritti Lgbtq+. A partire dal matrimonio egualitario, le adozioni e riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali. Siamo qui perché è importante e giusto esserci. Ed è invece sbagliato che non ci sia la regione Lazio. Ci siamo con i nostri corpi e siamo qui in mezzo alle associazioni a supportare il Pride, come siamo a supporto e abbiamo aderito come PD a tutta l’onda Pride” ha detto arrivando al corteo. “Non dimentichiamo che chi oggi governa l’Italia sono gli stessi che hanno affossato con un applauso, difficile da dimenticare, una legge di civiltà come la legge Zan – ha ricordato – . Una legge che c’è in tutto il resto d’Europa, una legge contro l’odio e le discriminazioni anche sull’orientamento sessuale che c’è in tutti i paesi d’Europa”.