Divorzio, ecco a chi spetta l’assegno

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Roma, 11 maggio (AdnKronos) – Rivoluzione sul tema del divorzio in Italia. Con la sentenza 11504 la Cassazione ha stabilito nuovi parametri in materia di assegno divorzile indicando come criterio di spettanza dell’assegno l’indipendenza o autosufficienza economica dell’ex coniuge che lo richiede. Viene quindi superato il precedente orientamento, basato sul tenore di vita goduto nel corso delle nozze, sancito nel 1970 dalla legge 898 che ha introdotto il divorzio in Italia. Ma quali sono i criteri che determinano la sussistenza, o meno, dell’indipendenza economica?

La Cassazione ne individua almeno quattro: il possesso di redditi di qualsiasi specie, il possesso di “cespiti patrimoniali mobiliari ed immobiliari tenuto conto di tutti gli oneri ‘lato sensu’ imposti e del costo della vita nel luogo di residenza della persona che richiede l’assegno”, le capacità e le possibilità effettive di lavoro personale, in relazione alla salute, all’età, al sesso ed al mercato del lavoro indipendente o autonomo e la stabile disponibilità di una casa di abitazione. Spetta all’ex coniuge che chiede l’assegno “allegare, dedurre e dimostrare di non avere i mezzi adeguati e di non poterseli procurare per ragioni obiettive”.