Dollaro Usa ai massimi contro lo Yen

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A cura di Antonio Arricale Dopo i dati positivi USA e dopo i forti guadagni contro l’euro che hanno sostenuto il biglietto verde anche contro le altre valute, il dollaro USA è A cura di Antonio Arricale Dopo i dati positivi USA e dopo i forti guadagni contro l’euro che hanno sostenuto il biglietto verde anche contro le altre valute, il dollaro USA è salito al massimo di quasi tre settimane contro lo yen lo scorso venerdì. Il cambio USD/JPY è salito dello 0,02% a 101,82 dollari, per chiudere la settimana in salita dello 0,47% . Supporto a 101,40, minimo di giovedì e resistenza vicino al livello di 102,00. Il biglietto verde è stato sostenuto dopo i dati sugli ordinativi di beni durevoli a giugno che hanno alimentato i segnali di ripresa dell’economia USA. Il Dipartimento per il Commercio ha riportato un aumento degli ordinativi di beni durevoli USA – come macchinari ed elettronica – dello 0,7% lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,5%. La domanda per il dollaro è stata sostenuta dalla presidente della Federal Reserve Janet Yellen, la quale ha indicato questo mese che i tassi di interesse USA potrebbero aumentare prima del previsto se la ripresa del mercato del lavoro dovesse continuare. Il dollaro è salito al massimo di otto mesi contro l’euro più debole lo scorso venerdì, poiché i dati economici tedeschi hanno sottolineato i timori sulla divergenza di politica monetaria tra la BCE e le altre banche centrali. Il cambio EUR/JPY è sceso dello 0,23% a 136,75, alla chiusura di venerdì, non lontano dal minimo di cinque mesi di 136,75 toccato nella seduta precedente. L’euro è andato sotto pressione dopo che l’Istituto Ifo per la ricerca economica ha dichiarato che l’indice sul clima di fiducia delle imprese in Germania è sceso al minimo di nove mesi di 108,0 questo mese. Gli analisti avevano previsto un calo a 109,4 a luglio. Si è trattato del terzo calo mensile consecutivo. I dati hanno alimentato i timori sulla principale economia della zona euro. L’euro è andato sotto pressione da quando la BCE ha tagliato i tassi al minimo storico il 5 giugno, per cercare di contenere la minaccia di deflazione nella zona euro. Il sentimento sulla moneta unica ha risentito inoltre dei timori sull’impatto che potrebbero avere le sanzioni contro la Russia sulla crescita economica della zona euro che ha forti legami con Mosca. Nella settimana oramai alle porte gli investitori si concentreranno sul report sull’occupazione non agricola, c’è attesa inoltre per il report di mercoledì della Fed, alla ricerca di indicazioni sull’aumento dei tassi di interesse. Anche il report di mercoledì sul PIL USA del secondo trimestre sarà al centro dell’attenzione. Mercati asiatici Avvio di settimana al rialzo per la borsa di Tokyo che si distingue in un panorama più contrastato tra le altre principali piazze asiatiche. L’indice Nikkei ha chiuso gli scambi in rialzo dello 0,35% a 15.512,42 punti, mentre il più ampio Topix ha guadagnato lo 0,27% a 1.284,77 punti. Venerdì i dati sull’inflazione nipponica hanno evidenziato un rallentamento dei prezzi “core” come da attese degli analisti. Tra le altre borse asiatiche, Seul ha chiuso con un +0,74% mentre Taiwan ha lasciato sul parterre lo 0,20%. Miste le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le contrattazioni. Hong Kong sale dell’1,03%, Kuala Lumpur avanza dello 0,02% mentre Singapore lima lo 0,11%. Positiva Jakarta +0,19%. Giù Bangkok che scende dello 0,42%, mentre Shangai prosegue il rally messo a segno la settimana scorsa (+2,73%) sull’onda dell’entusiasmo per il PMI. Poco mossa Kuala Lampur +0,02%.


I dati macro attesi in settimana Di seguito, segnalati da Investing.com, i più significativi dati macro attesi nel corso di questa settimana, che potrebbero influenzare i mercati. Lunedì 28 luglio Gli USA rilasceranno i dati sulle vendite di case in corso. Martedì 29 luglio Il Giappone rilascerà i dati sulle spese delle famiglie e sulle vendite al dettaglio. Gli USA pubblicheranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle case e sulla fiducia dei consumatori. Mercoledì 30 luglio Il Giappone pubblicherà un report sulla produzione industriale. Gli USA produrranno il report ADP sull’occupazione del settore privato, che precede di due giorni il report del governo. Gli USA rilasceranno inoltre i dati sulla crescita del secondo trimestre. Sempre mercoledì la Federal Reserve annuncerà il tasso dei fondi federale e pubblicherà la dichiarazione del tasso. Giovedì 31 luglio Il Giappone rilascerà i dati sugli utili medi. Gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché un report sull’attività del settore manifatturiero di Chicago. Venerdì 1 agosto Il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda parlerà durante un evento a Tokio; le sue dichiarazioni saranno attese dagli investitori. Gli USA chiuderanno la settimana con i dati sull’occupazione non agricola e sul tasso di disoccupazione, mentre l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero.