È il Papa o il Capo dello Stato o il Presidente del Consiglio a doversi vaccinare in pubblico per invogliare gli scettici

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in foto Papa Francesco

Non un Cardinale, né il Sindaco di Roma o Milano e nemmeno un Governatore di Regione possono dare l’esempio per invogliare i no vax. Insorge la politica contro De Luca. Non è abuso di potere, né caccia al privilegio o esibizionismo. È solo stupidità. Ma è un uomo per bene e non merita disprezzo. Mentre c’è un viavai degli stessi leader intransigenti a Rebibbia per augurare buon Natale a un collega. È in queste circostanze che si dimostra amicizia e solidarietà. Seppure berlusconiano di ferro, Maurizio Costanzo guiderà la campagna elettorale di Virginia Raggi. Che Dio ce li mandi buoni!

Pare che Claudia, l’infermiera dello Spallanzani, prima italiana a essere stata vaccinata, sia una gran poco di buono
A darne notizia è una folta schiera di gentiluomini che si spacciano per negazionisti, ma che, in realtà, cercano in tutti i modi di boicottare con violenza e insulti governo e suoi complici. Peppe Grillo diceva lo stesso di Rita Levi Montalcini. Così vengono spesso ricompensati coloro che si dedicano ad alleviare le sofferenze dell’umanità. Gli stessi imbecilli cercano di danneggiare le ambulanze, minacciano i medici e dileggiano chi da dieci mesi si dedica alle cure di pazienti in fin di vita, rischiando la pelle. È una nuova versione di eroi, poeti, santi e navigatori nel formato contemporaneo.

La Sicilia è la regione più maschia d’Italia. Finalmente le donne in cucina e a rassettare la casa, la politica agli uomini
È finita la ricreazione. Adesso si fa sul serio. Ognuno al proprio posto. Se ne va a casa l’unica assessora che c’era. La nuova giunta regionale sarà composta da soli uomini. I cosiddetti magnifici otto. Riprendiamo la tradizione. Siamo o non siamo uomini d’onore? La donna in politica è un controsenso. Il compito che la natura le ha affidato è di mettere al mondo i figli. Non se ne fanno più tanti proprio perché le mogli non stanno al loro posto. Come sempre è il meridione a dare l’esempio. Siamo all’avanguardia, la Padania ci fa un baffo. La civiltà comincia dal Sud. Eia eia, alalà!

Se n’è andato un anno tragico, per l’economia e soprattutto per i 75mila nostri congiunti che hanno perso la vita
Chi è sopravvissuto, anziché gioire e ringraziare Iddio, si lamenta. Soprattutto chi non ne avrebbe motivo. Perché c’è il lockdown e non si può festeggiare, né possiamo riunirci e neppure lavorare per fare soldi. Durante l’ultima guerra non ci fu un solo anno tragico. Ve ne furono tanti. Cadevano le bombe, crollavano le case con chi c’era dentro e si viveva tra le macerie. Qualcuno veniva anche deportato. Chi era vivo non sempre trovava di che mangiare. Molti morivano di fame. Ma, nonostante le sofferenze, eravamo felici e non chiedevamo altro perché ci era rimasto il bene più prezioso.

Se si scava in profondità sembra che si possa trovare qualcosa di buono anche nell’anno orribile appena archiviato
L’Italia del 2020 è progredita. Ma nella stupida tradizione dei botti di fine anno. Rispetto ai 43 ragazzi feriti dell’anno precedente, ce ne sono stati appena otto. Gli adulti peggio per loro. I bimbi sono vittime. Napoli è sempre capolista con diverse lunghezze di vantaggio. Poche amputazioni, qualcuno in fini di vita, altri perderanno un occhio. Ma gli rimane l’altro. Un bambino di 13 anni è rimasto ucciso. Ma era un Rom. Se ci tenesse davvero alla scuola, Signora Ministra, ne istituirebbe pure in quei campi. Ci vivono esseri umani, e se studiassero ci darebbero meno problemi.

Come chi parla liberamente di reati al cellulare, i fuorilegge del veglione di fine anno pubblicano foto su Facebook
Non è la socialità che manca agli italiani, ma la visibilità, l’esigenza di esibirsi. Nessuna autorità avrebbe scoperto che, in barba al decreto governativo che impedisce gli assembramenti, 126 persone hanno festeggiato il nuovo anno in un’elegante albergo di Padenghe, sul lago di Garda. Il gestore, fuorilegge, si era raccomandato con ogni ospite di non pubblicare foto sulle piattaforme sociali né inviarle ad amici. La tentazione di far sapere che si divertivano è stata più forte. Non sospettavano che la polizia curiosasse su FB. Ora quei furbi sono sul registro degli indagati come degli idioti.