E. Marinella, incremento del giro d’affari del 22% e nuova boutique a Torino

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in foto Maurizio ed Alessandro Marinella (Imagoeconomica)

E. Marinella l’azienda di cravatte ambasciatrice del made in Italy nel mondo ha brindato a un buon 2022, vede in rosa per il 2023 e sbarcherà con una nuova boutique a Torino. In anni di guerra come quello dell’invasione russa in Ucraina, appena lasciato alle spalle, certi risultati non sono scontati. Ma “il 2022 di E. Marinella è stato scoppiettante: abbiamo registrato un incremento del giro d’affari del 22%. Ci aspettiamo un 2023 anche migliore in cui continuare a esportare il made in Napoli e l’artigianalità” italiana. Parola di Maurizio Marinella, intervistato da LaPresse, l’imprenditore alla guida dell’azienda divenuta celebre nel mondo con le sue cravatte, ora denominata E. Marinella, che ha ricevuto proprio a dicembre scorso un tributo da parte del Governo Italiano, il Francobollo, della serie tematica ‘Le eccellenze del sistema produttivo ed economico’. “Napoli nel 2022 è stata una delle mete più gettonate dai turisti. E c’è una attenzione sempre maggiore al fatto a mano e all’artigianato”, dice Maurizio Marinella a LaPresse. E. Marinella, il negozio di cravatte famoso nel mondo, alla quarta generazione, ha puntato più che mai sull’ innovazione con Alessandro Marinella, figlio di Maurizio. Tanta comunicazione digitale e nuove idee anche nella pandemia fra lockdown e smart working che penalizzava l’uso della cravatta. Ma ora ha superato i valori pre Covid.La storia di Marinella ha oltre un secolo di stile alle spalle. Tutto inizia con una piccola bottega di 20 metri quadrati, un ‘salotto di élite’ aperto a Napoli nel 1914. Eugenio Marinella è stato il primo a partire alla volta dell’Inghilterra per importare gli impermeabili Aquascutum, i profumi Floris e Penhaligon’s, gli ombrelli Brics e le scarpe J&W Dawson, i cappelli di Lock. In oltre 100 anni di storia la cravatta E. Marinella è stata al collo di celebri personaggi italiani. Il primo presidente della Repubblica Enrico de Nicola durante il suo mandato era solito portare in dono ai capi di stato uno speciale cofanetto con 5 cravatte della Maison partenopea. Dalla famiglia Kennedy in poi la cravatta E. Marinella è stata ‘di casa’ alla White House e anche dell’Eliseo. La maison E. Marinella non è solo cravatte, anche camicie, gemelli, orologi, profumi, pelletteria. Oltre allo storico negozio in via Riviera di Chiaia, dal 2002 gli store E. Marinella sono arrivati a Milano, Roma e Tokyo e in tantissimi department store come Bergdorf Goodman a New York, Le Bonne Marchè a Parigi, Liberty a Londra, Santa Eulalia a Barcellona. Poi un anno e mezzo fa la apertura del nuovo negozio di Londra. “E siamo stati chiamati a Londra per fare le cravatte nere quando è morta la Regina”, per capi di Stato e dignitari, sottolinea Maurizio Marinella. E quest’anno E. Marinella inaugurerà una boutique anche a Torino. “Abbiamo in programma di aprire a settembre un negozio in Galleria San Federico, perché il capoluogo piemontese per noi è una piazza importante”.E siccome lo shopping straniero verso i marchi italiani della moda ‘va di moda’, la domanda sorge spontanea. C’è interesse dai grandi gruppi del fashion e del lusso verso E. Marinella?. “Ci tirano per la giacca – si limita a dire Maurizio Marinella- ma noi continuiamo nella nostra storia e con la nostra emozione, portando avanti il made in Italy”. E il suo appello è ai giovani, perché tornino verso i lavori legati all’artigianalità, “per tenere in vita i laboratori della eccellenza artigiana”.