E’ morto Ferri, il disegnatore di Zagor

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(ANSA) – GENOVA, 3 APR – E’ morto a Genova Gallieno Ferri, 87 anni, creatore grafico di Zagor e “principe dei disegnatori dello Spirito con la Scure”. La notizia è stata data dalla Sergio Bonelli Editore, la casa editrice milanese caposaldo italiano nel mondo dei fumetti fondata da Sergio Bonelli (scomparso a settembre del 2011) figlio del creatore di Tex, Gian Luigi, e lui stesso ideatore dei personaggi di Zagor e di Mister No. “Migliaia di lettori zagoriani, gli artisti, gli sceneggiatori, la redazione di via Buonarroti piangono la sua scomparsa” si legge sul post. Ferri era nato a Genova il 21 marzo 1929, e viveva a Mulinetti, nel comune di Recco. Ha lavorato fino all’ultimo e stava finendo nuove tavole per La Maledizione dei Dragovic, scritta da Jacopo Rauch.
    Zagor nasce nel 1961. “Creando lo Spirito con la Scure – si legge ancora sul sito- Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) e Gallieno Ferri avevano intenzione di dare vita a un personaggio che incontrasse il favore dei più giovani, senza però scivolare nell’infantilismo”

(ANSA) – GENOVA, 3 APR – E’ morto a Genova Gallieno Ferri, 87 anni, creatore grafico di Zagor e “principe dei disegnatori dello Spirito con la Scure”. La notizia è stata data dalla Sergio Bonelli Editore, la casa editrice milanese caposaldo italiano nel mondo dei fumetti fondata da Sergio Bonelli (scomparso a settembre del 2011) figlio del creatore di Tex, Gian Luigi, e lui stesso ideatore dei personaggi di Zagor e di Mister No. “Migliaia di lettori zagoriani, gli artisti, gli sceneggiatori, la redazione di via Buonarroti piangono la sua scomparsa” si legge sul post. Ferri era nato a Genova il 21 marzo 1929, e viveva a Mulinetti, nel comune di Recco. Ha lavorato fino all’ultimo e stava finendo nuove tavole per La Maledizione dei Dragovic, scritta da Jacopo Rauch.
    Zagor nasce nel 1961. “Creando lo Spirito con la Scure – si legge ancora sul sito- Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) e Gallieno Ferri avevano intenzione di dare vita a un personaggio che incontrasse il favore dei più giovani, senza però scivolare nell’infantilismo”