L’attore, sceneggiatore e regista Giovanni Lombardo Radice, che ha recitato in alcune delle più sanguinose pellicole del cinema italiano tanto da assurgere, a livello internazionale, a vero e proprio divo del genere horror splatter con lo pseudonimo di John Morghen, è moerto improvvisamente la scorsa notte a Roma all’età di 68 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dal figlio Giacomo Lombardo Radice con Emanuela e Greta e tutta la famiglia Panelli Westkemper. I funerali si svolgeranno domani, sabato 29 aprile, alle ore 11, nella Basilica di San Lorenzo a Roma. E’ di Giovanni Lombardo Radice la testa trapanata da Venantino Venantini (mister Ross) nel film “Paura nella città dei morti viventi” (1980) di Lucio Fulci, così come suo è l’organo riproduttivo evirato da un cannibale in “Cannibal Ferox” (1981) di Umberto Lenzi; in “Apocalypse domani” (1981) di Antonio Margheriti viene contagiato da un virus che lo spinge a praticare l’antropofagia; è complice delle violenze compiute su un gruppo di perdigiorno presi in ostaggio dal brutale David Hess ne “La casa sperduta nel parco” (1980) di Ruggero Deodato, che lo ha diretto anche in “Un delitto poco comune” (1987), Ed ancora al centro di scene splatter negli horror firmati da Michele Soavi – “Deliria” (1987), “La chiesa” (1989), “La setta” (1991) – mentre per Lamberto Bava ha recitato in “Body Puzzle”. (1992) Nella sua carriera Giovanni Lombardo Radice ha anche interpretato film d’autore come “Honolulu Baby” (2001) di Maurizio Nichetti, “Prendimi l’anima” (2002) di Roberto Faenza, “Gangs of New York” (2002) di Martin Scorsese (2002), “Il nascondiglio” (2007) di Pupi Avati (2007), “Viva la libertà” (2013) di Roberto Andò. E’ stato anche interprete e regista teatrale, scrittore, sceneggiatore (sua la popolarissima serie tv “I ragazzi del muretto”, ma anche “Mamma per caso” e “Sei forte maestro”), traduttore di William Shakespeare e docente di recitazione.