L’architetto e designer francese Thierry Despont, celebre per aver portato il suo eclettico classicismo nella trasformazione di monumenti iconici in America e per aver progettato le case di tanti super ricchi Usa, è morto domenica 13 agosto nella sua casa di Southhampton, nello stato di New York, all’età di 75 anni. La notizia della scomparsa è stata confermata in una dichiarazione fornita dalla sua famiglia oggi al “New York Times”. Nessuna causa del decesso è stata specificata. Sebbene sia nato a Limoges, in Francia, e abbia studiato alla Scuola di Belle Arti di Parigi, Despont è ricordato soprattutto per il suo lavoro a New York, dove si è interfacciato con alcune delle strutture più iconiche della metropoli. Nel 1986 Despont fu incaricato della ristrutturazione da 60 milioni di dollari della Statua della Libertà per il suo centenario, un’impresa di due anni che coinvolse più di 400 persone, compresi ingegneri e artigiani. Vent’anni dopo gli è stato affidato il Woolworth Building, convertendo parte dei suoi piani superiori in sontuosi appartamenti. Più tardi sono arrivati la Cartier Mansion sulla Fifth Avenue e il Palm Court al Plaza Hotel. E più recentemente, ha ideato i sontuosi interni per uno dei nuovi punti di riferimento della città, 53 W 53. Al di fuori di New York, dove ha vissuto dal 1980, le sue commissioni non sono state meno prestigiose. A Los Angeles ha lavorato con il suo talento alla ristrutturazione del Getty Center, contrastando il modernismo incandescente di Richard Meier con dettagli classici e storicisti. E a Pittsburgh ha guidato la ristrutturazione della storica villa Clayton, la grande ex dimora della famiglia Frick. La sua singolare comprensione del lusso gli è valsa collaborazioni con alcuni dei più importanti gruppi di ospitalità del mondo, da The Ritz a Parigi a Casa Cipriani a Manhattan. Per non parlare delle case dei super ricchi: ha progettato residenze per Bill Gates, Calvin Klein, Jayne Wrightsman, Annette e Oscar de la Renta, Conrad Black e Peggy e Millard “Mickey” Drexler. Despont era stato insignito del titolo di ufficiale della Legion d’Onore, la più alta onorificenza francese, ed era stato nominato nella Hall of Fame dell’Architectural Digest AD100 nel 2023.