Eboli, tornano in mare cinque tartarughe salvate dalla Dohrn

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In foto il momento in cui una delle tartarughe torna in mare

Sono state ritrovate in diverse località del Sud Italia, in condizioni gravi per l’ingestione di plastica o l’impatto con ami, corde e altri materiali per la pesca. Ora le cinque tartarughe marine curate dal Centro Ricerche della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli tornano in mare: sono state liberate il 23 maggio, al Lido Paestum di Eboli (Salerno), in occasione del World Turtle Day, iniziativa lanciata nel 2000 dall’American Tortoise Rescue per richiamare l’attenzione collettiva sulle condizioni di salute di questi rettili, sempre più minacciati da inquinamento e attività antropiche. Le tartarughe riabilitate dalla Dohrn appartengono tutte alla specie Caretta caretta: Capitan Peter aveva una ferita penetrante nella regione ascellare; Ettore lesioni agli occhi; Melibea, invece, danni procurati da lenze. E ancora, Marianna, catturata da una rete di un pescatore, aveva subito un principio di annegamento, mentre Valentina era stata ferita da ami. “Questi esemplari sono stati trovati in difficoltà lungo le coste della Campania intrappolati in reti da pesca, con ami e lenze ingerite, con plastiche che bloccavano lo stomaco e l’intestino e con lesioni agli arti, occhi, carapace ed altre ferite – ha spiegato Sandra Hochscheid, responsabile del Centro Ricerche Tartarughe Marine della SZN –. La scelta del luogo di rilascio non è casuale. La spiaggia antistante il Lido Paestum ha ospitato l’anno scorso un nido di tartaruga. Si trova nella Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro, con cui è iniziata una proficua collaborazione per la tutela delle tartarughe e dell’ambiente costiero in cui nidificano. Questa volta, insieme alla Riserva, è stata organizzata la liberazione per sensibilizzare i cittadini alla presenza delle tartarughe sulle spiagge idonee alla nidificazione di questi animali minacciati”. “Con questa iniziativa continuiamo ad occuparci del tema coinvolgendo anche le istituzioni – ha dichiarato Maria Gabriella Alfano, commissaria dell’Ente Riserve Foce Sele-Tanagro e Monti Eremita Marzano –. Abbiamo fortemente voluto coinvolgere, oltre al Comune di Eboli, a cittadini ed associazioni, gli alunni delle scuole elementari del territorio per inculcare il rispetto dell’ambiente e le regole minime da osservare per evitare che, ad esempio, plastica, fili di nailon, reti ed ami per la pesca mettano a rischio l’incolumità di questa specie che sta tornando a nidificare sulle nostre coste”. A “Di nuovo in onda” – questo il nome dell’evento – hanno preso parte, infatti, anche gli alunni degli Istituti comprensivi Virgilio e Gonzaga di Eboli; presenti inoltre il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, e Alberto Remolino, presidente del Rotary Club Campagna-Valle del Sele, che ha patrocinato l’iniziativa.

Pa.Ci.

In foto i protagonisti del ritorno delle tartarughe nel loro habitat