Ecoagrumi, smaltimento al plasma

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Le cinque smart news più cliccate della settimana Ecoagrumi, smaltimento al plasma Energia elettrica dalle scorie di agrumi: è il traguardo di un innovativo impianto sperimentale progettato dalla napoletana Italplasma che ha battuto Le cinque smart news più cliccate della settimana Ecoagrumi, smaltimento al plasma Energia elettrica dalle scorie di agrumi: è il traguardo di un innovativo impianto sperimentale progettato dalla napoletana Italplasma che ha battuto competitor internazionali, come la Coca Cola, nella selezione effettuata dal Ministero dello Sviluppo Economico relativa al bando per la ricerca nel settore agroindustriale sul reimpiego sostenibile degli scarti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi. Italplasma, guidata dall’imprenditore napoletano Luciano Bardari, costruirà il dimostratore operativo, l’impianto pilota che impiegherà la tecnologia del plasma per lo smaltimento delle scorie della lavorazione industriale di agrumi per riconvertirle in energia. Il residuo che si genera dalla spremitura industriale di arance e limoni è il “pastazzo”, formato da scorze e polpa e rappresenta circa il 50-60 per cento del peso dei frutti lavorati. La produzione annua, esclusivamente nelle regioni del Sud, è pari a circa 465 mila tonnellate. ROSETTA PARTENOPEA Napoli ha partecipato attivamente alla missione Rosetta che ha mandato una sonda a posarsi sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, a 400 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. Il contributo partenopeo si chiama Giada, un rivoluzionario strumento realizzato dall’Osservatorio astronomico di Capodimonte e dal laboratorio di Fisica cosmica e planetologia dell’Università Parthenope, sotto la supervisione dell’astrofisica Alessandra Rotundi. Il Grain Im-pact Analyser and Dust Accumulator, dotato di due sensori e di micro bilance, è a bordo di Rosetta, lanciata in orbita dieci anni fa dalla Guyana francese. Il suo compito è analizzare le polveri, infinitamente piccole, della cometa direttamente sulla sua superficie per decifrarne composizione e presenza di molecole che potrebbero dirci qualcosa sulla vita nello spazio. SCIENZA AL BANDO Concorso di progettazione lanciato dalla Fondazione Idis insieme con Inarcassa e con la consulenza tecnica dell’Enea per il nuovo Science Center di Città della Scienza. Per i vincitori in palio un ricco montepremi da oltre 100 mila euro. A quasi un anno dall’annuncio è uscito il bando che chiama a raccolta architetti e ingegneri italiani ed europei per dare nuovo impulso alla rinascita del polo culturale – uno tra i maggiori musei scientifici interattivi d’Italia – distrutto da un incendio nel marzo del 2013. Superficie complessiva di circa 10 mila mq, lo Science Center sarà solo parte dell’intero Polo museale di oltre 25 mila mq. ECONOMIE MED Raddoppiati in 20 anni i rapporti commerciali tra l’Ue e i paesi di Nord Africa e Medio Oriente, triplicati quelli con l’Italia. I paesi della riva sud ed est del Mediterraneo però rappresentano un mercato ancora di scarsa importanza per l’Europa. L’analisi arriva dal decimo “Rapporto sulle economie del Mediterraneo”, curato dall’Istituto di studi sulle società del Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Issm-Cnr). Nonostante le condizioni economiche globali più favorevoli e i ritmi di crescita sostenuti di molte economie dell’area, il Sud del bacino rimane meno sviluppato. “Il terzo dei circa 500 milioni di persone che vive nei Paesi del Nord dispone dei due terzi del Pil e dell’energia – spiega Eugenia Ferragina dell’Issm-Cnr –” Sintomo, le spinte migratorie, intensificate dall’Africa sub-sahariana verso il Maghreb, come tappa intermedia verso l’Europa, alimentate dal deterioramento ambientale e dai conflitti”. NETWORK TELCO Futuro delle reti, innovazione tecnologica e Agenda Digitale nel Mediterraneo: se ne è parlato al congresso internazionale “From Network Infrastructures to Network Fabric: revolution at the edges” al Centro Congressi della Federico II nell’ambito dell’Euro Med Telco Conference 2014. Obiettivo: mettere in evidenza come e quanto il continuo trasferimento di potenzialità e di capacità dalle reti ai terminali implichi un cambiamento di paradigma tecnologico e il coinvolgimento dell’utente finale.