“Lanceremo un grande programma da oltre due miliardi per una cinquantina di nuovi impianti di economia circolare e sfruttamento rifiuti, eccetera. E’ un’ottima opportunità, i progetti migliori vinceranno. Ma devono essere progetti innovativi concepiti per essere veramente per il futuro. C’è ampio margine per tutti: non tutte le città hanno problemi di impianti”. Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, stamattina a Genova, a margine di un convegno organizzato dalla Cgil, rispondendo a una domanda dei cronisti sulla possibilità emersa sabato che parte delle aree ex Ilva vengano impiegate per la realizzazione di un nuovo distretto circolare verde, su cui ci sarebbe già un progetto di NextChem e Iren. “Non mi fate commentare Genova direttamente perché se no faccio un torto alle altre città. Come genovese posso avere un’idea, ma in questo momento consentitemi di essere super partes”, conclude il ministro.
“Dovremo arrivare a fare ben oltre il 75% di raccolta differenziata- aggiunge il ministro nel suo intervento dal palco- questo ci consentirà di fare quello che l’Europa ha stabilito come target: il 65% del rifiuto va riciclato, circa un quarto va valorizzato e in discarica ci va meno del 10%. Oggi non è così”.