Economisti, sociologi, manager da tutto il mondo a Napoli

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Sono oltre duemila e cinquecento gli economisti, manager, sociologi ed esperti in organizzazione aziendale provenienti dalle più prestigiose istituzioni universitarie di 55 paesi del mondo che parteciperanno a Napoli dal 7 al 9 luglio agli Egos-Colloquium 2016 sul tema delle ‘smart organisation’. L’evento, alla sua 32esima edizione, dal titolo ‘Organizing in the shadow of power’, è ospitato per la prima volta dall’Italia: un risultato molto significativo ottenuto grazie alla costante opera di internazionalizzazione del Dipartimento di Economia, Management dell’Università Federico II diretto dalla professoressa Adele Caldarelli e in particolare dall’Organizing Committee Chairs del Colloquium composto dai professori Riccardo Mercurio, Gianluigi Mangia e Stefano Consiglio. I lavori si terranno presso la sede di Monte Sant’Angelo. Presentata nel 2013, la proposta della Federico II in collaborazione con Università Parthenope (professore Luigi Moschera) e la Seconda Università degli Studi di Napoli (professore Marcello Martinez), è stata scelta, sconfiggendo la concorrenza di prestigiose università europee tra le quali Copenaghen Business School, proprio per la sua solidità (sono state coinvolte tutte le Università pubbliche cittadine) e perché ha innovato anche nei contenuti, scegliendo come tema 2016 quello del potere e delle diverse varianti organizzative. Ad ispirare la scelta di tenere a Napoli il convegno mondiale Egos anche il fascino esercitato dalla teoria dell’antropologo americano Jason Pine, su ‘The art of making  do’, ovvero sulla celebre arte di arrangiarsi dei napoletani, che secondo lo studioso, che ha lungamente vissuto nel cuore della città per compiere la sua ricerca,  travalicherebbe  il semplice «tirare a campare», diventando una strategia di autodeterminazione per sfuggire, attraverso la creatività, alle prospettive di una vita precaria offerte dall’economia politica dominante. “Il dipartimento di Economia Management istituzioni dell’università Federico II di Napoli – dichiara la professoressa Caldarelli – ha lavorato per tre anni all’organizzazione del trentaduesimo Egos Colloquium. Siamo oggi pronti ad accogliere i 2500 delegati provenienti da oltre 50 Paesi. Il Colloquium è organizzato in oltre 80 sessioni parallele e verrà aperto da una lectio magistralis del professor Hugh Willmott della Cass Business School di Londra. L’Egos Colloquium viene organizzato ogni anno presso le più importanti istituzioni universitarie europee. Nel 2014 si è tenuto presso l’Erasmus University di Rotterdam nel 2015 ad Atene alba business school mentre nel 2017 il Colloquium si svolgerà presso la Copenhagen Business School”. 

“Il convengo affronta il tema delle smart organisations, che devono saper coniugare le esigenze dello sviluppo con quelle delle persone. – spiega il Prof. Riccardo Mercurio – La tecnologia, le risorse materiali, quelle finanziarie sono oggi da ripensare in rapporto al contributo delle persone. Si studieranno e si approfondiranno in queste giornate napoletane le nuove forme di organizzazioni, quelle che puntano non solo su lavoro e risultati ma anche sulla partecipazione diffusa e su valori condivisi”. Tra i prestigiosi relatori attesi a Napoli anche Hugh Willmott, Stewart Clegg, Paul Adler, John Child, Marie-Laure Djelic. Tra le università rappresentate ci sono l’Harvard Business School, Her Parigi, Mcgill University Montreal, London Business School, London School of Economics, MIT Boston, Wharton Business School Filadelfia, Copenaghen Business School, Università Bocconi di Milano, Luiss University. L’evento è realizzato con l’Università del Sannio, che il 7 luglio, in collaborazione con Assioa, l’associazione di tutti gli studiosi professori e ricercatori di organizzazione aziendale, ha organizzato un importante evento sull’organizzazione dell’eccellenza nel settore agroalimentare in Campania. La presenza del congresso mondiale Egos è un risultato importante per la città non solo dal punto di vista dello sviluppo della rete accademica ma anche per l’aspetto della ricaduta economica: l’indotto previsto del congresso mondiale sul territorio è di almeno due milioni di euro. A Napoli è stato riconosciuto inoltre il merito di aver proposto un modello originale di ‘green meeting’ la cui organizzazione sarà curata da Effe Erre Congressi. Egos è un’associazione scientifica che mira a favorire il progresso teorico e/o empirico delle conoscenze sulle organizzazioni, coinvolge le scienze sociali (come la sociologia, storia sociale, scienze politiche, psicologia e antropologia), e le scienze umane (come la filosofia, analisi del discorso, critica letteraria e la retorica). Tra delegati e accompagnatori il convegno Egos porterà a Napoli oltre 3000 persone. Sono state prenotate circa 2.000 camere nelle principali strutture alberghiere della città ed è previsto un soggiorno medio di circa 5 notti a partecipante, per un totale di circa 10.000 pernottamenti. Un evento quindi dai grandi numeri. Si prevedono 6.000 lunch, 10.000 coffee-breaks, 6.000 cene, oltre a numerosi eventi collaterali. L’impatto medio di un partecipante ad un congresso internazionale è stato stimato attorno ai 674.90 euro. In termini di ricaduta, una sede congressuale ha, inoltre, un effetto moltiplicatore sulla destinazione: oltre il 70% del fatturato generato da un evento congressuale, infatti, è a beneficio di strutture ricettive, ristorative e trasporti. (Fonte Oice Osservatorio Italiano Congressi ed Eventi).