Egitto, accordo a Napoli per le imprese del Sud: investimenti mirati nel Mediterraneo

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Investimenti in capitale umano e innovazione sono alla base del protocollo d’intesa firmato a Napoli tra il Cise, Confederazione italiana per lo sviluppo economico e il governo d’Egitto presso la Camera commercio di Napoli. In rappresentanza del governo egiziano era presente il ministro per le Forniture e del commercio interno, Ali Almoselhy, il viceministro, Ibrahim Ashmawy, e l’ambasciatore d’Egitto in Italia, Hosham Badr. La finalità dell’intesa è quella di rafforzare i rapporti economici e commerciali tra i due paesi, definendo le linee guida sulla futura cooperazione economica e industriale. Per il presidente della Cise, Giuseppe Romano, “si tratta di un punto di partenza fondamentale per Napoli e per il Mezzogiorno che ha lo scopo di considerare il luogo campano un bacino strategico per il Meridione e il Mediterraneo”. “La presenza del ministro – sottolinea – è importante per stabilire nuove rotte commerciali per le aziende campane che godranno di maggiori benefici commerciali grazie anche l’opportunità fornita al recente raddoppio del canale di Suez”.
Grande soddisfazione espressa dal ministro al Commercio della Repubblica araba d’Egitto, Ali Almodelhi: “Oggi, di fatto, consolidiamo i rapporti commerciali tra Egitto e la città di Napoli. L’Egitto ha rapporti commerciali con l’Italia per oltre 7 miliardi di dollari e il vostro paese rappresenta il terzo paese dopo Cina e Russia, nell’interscambio commerciale”. “Quello che ora – spiega – chiediamo ai partner italiani non sono investimenti in denaro, ma conoscenza, innovazione e capitale umano utili ma perfezionare l’industria manifatturiera egiziana grazie alle grandi competenze italiane”. “Quello che oggi si sancisce – puntualizza il ministro Ali Almodelhi – è un dialogo produttivo e commerciale tra Napoli come principale protagonista nel Mediterraneo e il Cairo come porta d’ingresso nel territorio egiziano e africano”.