EGOInternational: +19,3% l’export dei formaggi Made in Italy

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Continua a crescere l’export dei formaggi Made in Italy, che nei primi quattro mesi dell’anno registra un aumento del 6,4% in Europa e un +19,3% a livello globale, generando oltre un miliardo e mezzo di fatturato. A rilevarlo Assolatte, l’Associazione Italiana Lattiero Casearia, che all’interno della sua recensione evidenzia i prodotti che hanno contribuito maggiormente  alla crescita del settore. Stando alle opinioni degli esperti, tra le varianti locali più vendute all’estero spiccano i formaggi freschi (+10,4%) e quelli grattugiati (+5,7%).

Le opinioni degli analisti sull’andamento del comparto lattiero caseario sembrano inoltre confermare le recensioni degli esperti sulle modalità di internazionalizzazione dei produttori locali. Sono un esempio le recensioni di EGO International, la nota azienda specializzata nei servizi di internazionalizzazione delle pmi, che ribadiscono quanto sia importante instaurare solide partnership con i buyer stranieri. Attraverso l’avvio di collaborazioni dirette con gli importatori, i distributori e i rivenditori stranieri, ribadisce EGO International nel suo blog, le pmi possono garantirsi un accesso rapido e diretto ai principali mercati esteri. Secondo le recensioni di EGOInternational, inoltre, gli export manager dovrebbero organizzare visite guidate all’interno delle aziende, assicurare la partecipazione delle imprese alle fiere del settore e coordinare l’invio di campionature di prodotto.

Le opinioni degli esperti fanno emergere il dinamismo delle aziende del settore, che sono riuscite a incrementare le quote di vendita nei mercati esteri superando le difficoltà derivanti da uno scenario geopolitico complesso. La recensione offre infatti una fotografia dello stato di salute delle pmi ed evidenzia i mercati che hanno contribuito maggiormente alla crescita delle esportazioni: la Polonia, dove le vendite di formaggi italiani sono cresciute del 23,9% e la Spagna (+14,2%). Buone anche le performance raggiunte dalla Germania, dove le esportazioni sono cresciute del 9,5%.

L’Associazione fa emergere inoltre ruolo cruciale svolto dai progetti bilaterali per lo sviluppo commerciale del settore lattiero caseario: è un esempio il progetto Think Milk, Taste Europe, Be Smart, promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e dalla Commissione Europea per favorire una migliore consapevolezza nei confronti del latte, nel mercato italiano e in quello tedesco. La Germania, ribadisce EGOInternational, è infatti il primo Paese di destinazione dell’export italiano, dove la qualità del made in Italy rappresenta ancora una delle principali leve di marketing.

Secondo le opinioni degli analisti, la Francia è il leader delle esportazioni casearie italiane: le vendite di formaggi Made in Italy nel mercato francese sono cresciute del 5,8%. Buone anche le performance degli Stati Uniti, che registrano un aumento delle esportazioni pari al 1,6%, trainato soprattutto dalla vendita di mozzarella (+54,8%) e Gorgonzola (+42%). Le opinioni riportate nel documento evidenziano inoltre i buoni risultati raggiunti dal Giappone, che nel primo trimestre dell’anno si attesta su una crescita del 6,5%.

I dati dell’Associazione e le analisi di EGO International fanno ben sperare per il futuro, in cui si prevede un ulteriore sviluppo dei mercati europei, che rappresentano oggi circa il 70% delle esportazioni italiane.