Eins Zwei Drei: al Napoli Teatro Festival la prima italiana dello spettacolo di Martin Zimmermann

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In foto Martin Zimmermann (ph Augustin_Rebetez)

Debutto nazionale al Napoli Teatro Festival Italia, la manifestazione diretta per il terzo anno da Ruggero Cappuccio, per lo spettacolo Eins Zwei Drei dell’artista svizzero Martin Zimmermann, che dopo aver partecipato al Festival nel 2010 e nel 2015 insieme a De Perrot, torna con uno spettacolo da lui diretto, co-creato e interpretato da Tarek Halaby, Dimitri Jourde, Romeu Runa, Colin Vallon (replica il 16 giugno ore 19): appuntamento sabato 15 giugno alle ore 21.30 al Teatro Mercadante. Oltre a Zimmerman sono numerosi i protagonisti, della giornata di domani del Festival. A cominciare da Lo Psicopompo,
secondo appuntamento della sezione Osservatorio. Lo spettacolo di Scena Verticale, scritto e diretto da Dario De Luca, anche interprete con Milvia Marigliano, debutta al Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale ore 21.
Ancora una prima, poi, al Teatro Sannazaro, con La Dama Bianca semuà – Suite Coppi (Primo studio), in scena alle 21.00 per la sezione Sportopera, il lavoro di Igor Esposito con Lara Sansone e con Flo e Vincenzo Nemolato racconta la storia di amore e di adulterio che vide protagonista Giulia Occhini, amante del “campionissimo” del ciclismo Fausto Coppi (a partire dalle ore 20.00 è visitabile la mostra di Gianluca Carbone, Sportime, aperta fino al 20 giugno, tranne il 17).
Al Complesso Ospedale degli Incurabili, alle ore 17, si inaugura la mostra “… adda passà a nuttata” – Negli Incurabili la vera storia degli antibiotici, a cura di Carmen Caccioppoli, dedicata alla figura dimenticata del napoletano Vincenzo Tiberio e ai suoi studi sulla penicillina che anticiparono i risultati di Fleming (aperta fino al 14 luglio tutti i giorni dalle ore 10 alle 17 – sabato dalle ore 9 alle 13).
La serata si conclude alle 22.30 al Giardino Romantico di Palazzo Reale con il concerto del Dopofestival del gruppo La Miseria Deluxe. Ma vediamo in dettagli gli appuntamenti della giornata.

In foto un momento dello spettacolo di Martin Zimmermann (ph Augustin_Rebetez)

Umorismo, magia e assurdo made in Svizzera
Ritorna a Napoli l’artista svizzero Martin Zimmermann, che alle 21.30 porta in scena al Teatro Mercadante in prima nazionale lo spettacolo Eins Zwei Drei, co-creato e interpretato da Tarek Halaby, Dimitri Jourde, Romeu Runa, Colin Vallon, realizzato con le musiche di Colin Vallon e la drammaturgia di Sabine Geistlich. Dopo aver preso parte al Festival nel 2010 e nel 2015 insieme a De Perrot e averci fatto conoscere il loro mondo fatto di circo e acrobazia, quest’anno Zimmermann torna al Festival con uno spettacolo da lui diretto.
Zimmermann per oltre 20 anni ha coreografato e prodotto un teatro visivo e fisico, in cui il corpo collide con gli oggetti, realizzando anche progetti di scenografie mobili in cui sfocano magicamente i confini tra realtà e finzione. Il senso dell’umorismo, la magia e l’assurdità, guidano la singolarità delle sue opere artistiche, nelle quali crea mondi stravaganti, in cui mettere in scena figure e oggetti bizzarri. Umorismo che cerca nella vita di ogni giorno, nell’orrore e nel non familiare, ossia nell’esistenza umana con tutte le sue possibilità e impossibilità. «In questo spettacolo — spiega il regista — affronto, attraverso tre personaggi, temi forti come l’autorità, la sottomissione e la libertà, sia dell’infanzia che della follia. Inserisco questo trio e le sue tensioni all’interno di un mondo asettico, sottomesso a strette convenzioni e precisi codici sociali. Un museo è infatti una istituzione pubblica che tutti conosciamo, ma è anche la quintessenza dell’eleganza, del buon gusto, dell’ordine e della memoria collettiva che una società ha creato. È un luogo che pullula di regole e di divieti, con un proprio sistema di valori che determina cosa viene consentito e cosa no. A mio avviso i visitatori di un museo sono esattamente come le opere che si vengono ad ammirare. Nel mio lavoro, i corpi hanno una qualità materiale e gli oggetti una dimensione umana. Amo la collisione dei doppi e i possibili multipli drammatici che questo incontro genera. Da diverso tempo sono interessato a comprendere la figura del clown all’interno del teatro contemporaneo. Un clown non è un attore, non ha un genere. La sua figura ruota attorno alla questione dell’esistenza. Per i tre personaggi di Eins Zwei Drei, la domanda centrale che ci si pone è “Come faranno a sopravvivere?”.

In foto una scena de Lo Psicopompo

Lo Psicopompo
Ancora un debutto al Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale, dove alle 21 va in scena il secondo appuntamento della sezione Osservatorio con la compagnia Scena Verticale, che presenta Lo Psicopompo, scritto e diretto da Dario De Luca, che ne è anche interprete insieme ad una una delle migliori attrici del panorama italiano: Milvia Marigliano. Il testo, ancora inedito, ha valso all’autore e regista dello spettacolo il Premio Sipario Centro Attori 2018.
Protagonisti sono un uomo e una donna, chiusi in casa, che si confrontano sulla morte, sul desiderio di morte. Sia in maniera teorica che come fatto concreto. I due non sono estranei ma una coppia, un certo tipo di coppia, unita da un rapporto importante, intimo. Lui è un infermiere che, in maniera clandestina, aiuta malati terminali nel suicidio assistito e lei è una professoressa in pensione. Il dialogo si dipana in una dialettica serrata ma placida, come una nevicata, anche intorno a riflessioni sulla musica classica, presenza costante nelle loro vite. I due, con i loro rapporti interpersonali complicati, già minati da una sciagura del passato che fa da sfondo alle loro vite, si troveranno ad essere testimoni del mistero della morte e a contemplare l’abisso. Il lavoro teatrale si avvale del suono a cura di Hubert Westkemper.

La Dama Bianca – Suite Coppi
Si prosegue alle 21 al Teatro Sannazaro con gli spettacoli di Sportopera, la rassegna a cura di Claudio Di Palma presenta in prima assoluta La Dama Bianca semuà – Suite Coppi (Primo studio) di Igor Esposito, interpretato da Lara Sansone con Flo e Vincenzo Nemolato. Una pièce in forma di suite, in cui lavoce dissacrante e popolare di una donna napoletana diviene involontaria cronista e “cunto” di una delle più discusse storie d’amore nell’Italia del dopoguerra. Storia che s’incarna e s’infiamma grazie alla Dama Bianca, ovvero Giulia Occhini, amante del “campionissimo” del ciclismo Fausto Coppi, che fu, per potenza e grazia, un uomo solo al comando, pronto a scalare l’Izoard o il passo del Turchino e a non tremare davanti alla vetta più dura: la vita. Un canto d’amore e scandalo, adulterio, pettegolezzo e condanna nell’Italia degli anni ’50. Il lavoro teatrale si avvale dele musiche e del sound design di Marco Vidino, lo spazio scenico è a cura degli Allievi del biennio di Scenografia per il teatro dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, la produzione di Magazzini di Fine Millennio.

Agli Incurabili …adda passà ‘a nuttata
Mentre alle 17 al Complesso Ospedale degli Incurabili si inaugura la mostra “… adda passà a nuttata” – Negli Incurabili la vera storia degli antibiotici, a cura di Carmen Caccioppoli. Il titolo rimanda a Napoli Milionaria e alla difficoltà del protagonista di reperire al mercato nero l’unico farmaco che poteva salvare la figlia: la penicillina. Il rimedio fu scoperto da Fleming nel 1928. A Napoli nel 1895, Vincenzo Tiberio aveva pubblicato i risultati delle osservazioni compiute nel pozzo della casa degli zii ad Arzano, dove aveva scoperto che le muffe proteggevano la famiglia dalle affezioni gastro-intestinali. Tiberio lasciò la carriera universitaria per quella militare e le sue ricerche caddero nell’oblio: questa vicenda della storia medica napoletana sarà presentata in un percorso espositivo (aperto fino al 14 luglio tutti i giorni dalle ore 10 alle 17 – sabato dalle ore 9 alle 13).

Le repliche
Replicano ore 10, 11.30, 13.30, 16, 18, 20 lo spettacolo viaggiante Vita, morte e oracoli, le stanze del bus, diretto da Ilaria Cecere e Alessio Ferrara con partenza dall’Ansa del Teatro di San Carlo (in scena ancora il 16 giugno ore 10, 11.30, 13.30, 16, 18, 20); ore 11.30 Underground – Roberta nel metrò della compagnia italo-australiana Cuocolo/Bosetti (appuntamento con gli spettatori alla Sala Assoli ancora il 17, 18, 19, 20, 21 giugno ore 18.00 e il 16 e 22 giugno ore 11.30); alle 12, 17, 19 e 21 Essere Dylan Dog, lavoro a cura di Comicon realizzato nel suggestivo scenario di Palazzo Venezia (prosegue il 16, 22 e 23 giugno ore 12, 17, 19, 21; il 18, 19, 20 e 21 giugno ore 17, 19, 21). Ore 19 al Teatro Elicantropo ancora in replica Erodiade, regia di Carlo Cerciello con Imma Villa (in scena fino al 16 giugno ore 21); ore 19 seconda replica di Madre Courage e i suoi figli, testo di Brecht diretto da Paolo Coletta con protagonista Maria Paiato.

Il Dopofestival nel Giardino romantico di Palazzo Reale
La serata si conclude con il momento conviviale del Dopofestival, ore 22.30 nel Giardino Romantico di Palazzo Reale è previsto il concerto del gruppo La Miseria Deluxe, in scena Donatello Brida (fisarmonica e voce), Filippo Bonini Baraldi (violino), Omuba (tuba). Incontratisi negli ultimi anni a Lisbona, La Miseria Deluxe suona un tango pirata, rubato ai grandi saloni asettici e restituito alla contaminazione delle vecchie taverne, dove si mescolano risa di disperazione e deliri poetici con alito di alcool, tabacco e sudore.

Casa del Festival – Palazzo Reale
Piazza del Plebiscito 1
Tutti i giorni 10.00 – 19.00 mail: biglietteria@napoliteatrofestival.it
biglietteria: 344 045 6788
infopoint: 344 045 4626

Intero € 8,00
ridotto under 30 – over 65 € 5,00
Letteratura e Teatro Ragazzi € 5,00
Pompeii Theatrum Mundi da € 10 a € 30
Gratuito diversamente abili con un accompagnatore e pensionati titolari di assegno sociale.

Per informazioni www.napoliteatrofestival.it