di Roberto Tumbarello
Sono trascorsi sei mesi dalla morte dei genitori e del fratellino nella tragedia del Mottarone e 45 giorni dal rapimento. A soli sei anni, povero piccino, ha già conosciuto la sofferenza, prima per la disgrazia, poi per il nonno materno che, con arroganza e crudeltà lo rapì alla custodia della zia paterna. Contava sulla pretesa dell’educazione ebraica, che avrà pure a Pavia, e sulla complicità dello stato, che avrebbe dato ragione al suo cittadino. Il giudice di Tel Aviv, invece, ha difeso i diritti del bimbo e il rispetto per l’Italia. Se è davvero uno stato di diritto ora Israele deve giudicare i reati del nonno.
Che bello sentire il politico di alto livello che ammette di avere agito maldestramente. Il vantaggio della democrazia
Si assiste spesso alle accuse di politici che sbagliano e cercano di ribaltare i propri errori sugli altri. Invece, un simpatico nonnino a stelle e strisce, arrivato a Roma per il G20, incontra il presidente francese Macron e, stringendogli la mano, gli dice candidamente “Avete ragione a risentirvi per la disdetta dei sommergibili atomici che vi avevamo ordinato e ce ne scusiamo. Ma appena ci siamo resi conto dell’errore, abbiamo rimesso tutto a posto”. È il miracolo di cui godono gli uomini liberi che non esitano ad ammettere di avere sbagliato. Perché in democrazia non c’è spazio per la menzogna.
Facebook cambia nome. Se ne parla sulle prime pagine. Si chiamerà Meta, con gli stessi contenuti banali e malevoli
È così che al giorno d’oggi si rinnova la società. Aziende fallite, attività inutili e persino i partiti politici cambiano sigla, anziché programma credendo di evolversi. Così la pettegola piattaforma sociale, accortasi di avere fallito moralmente consentendo insulti, maldicenza, incitamento all’odio e fake news. Ma ciò che conta è il successo economico. Sotto la scusa della libertà si celano i peggiori istinti. Chi non si vaccina e procura un grave danno allo stato, protesta con violenza credendo di avere il diritto di esprimere la propria opinione. FB ha cambiato il mondo. purtroppo in peggio.
Da oggi i gay sono tornati a essere froci e lesbiche. Si possono discriminare, insultare e sbeffeggiare. Pure aggredire?
Proposta dal centrosinistra, la legge Zan, che protegge anche le donne e i disabili dal razzismo, era stata approvata alla Camera nel novembre scorso. Ma da allora gli equilibri tra le forze politiche sono cambiati e seppure i giallorossi abbiano la maggioranza al senato la legge è stata bocciata. Lo scrutinio segreto ha consentito a 16 senatori di votare contro. Li chiamano franchi tiratori. In realtà sono traditori. Eletti in un partito, hanno cambiato casacca. L’Italia è spaccata in due. È accecante l’odio tra destra e sinistra. Non si trova un accordo neppure sui provvedimenti umanitari.
Ci si chiede come mai la sinistra è scesa dal 40% del 2013 al 20% nel 2018, e non si è più mossa da quella percentuale
Si attribuiscono superficialmente varie responsabilità – certo quel referendum fu proprio galeotto – che non c’entrano. È che il know how del partito in tutti i suoi cambi di sigla è rimasto a guida ex comunista. Cioè, solo di lotta. Tant’è vero che a far cadere i loro governi sono sempre contrasti interni oltre a qualche tradimento. Infatti, ora che, da pochi mesi, alla guida del PD c’è un cattolico, è avvenuto il miracolo della rimonta. Purtroppo al sindacato sono rimasti gli eredi di Baffone. Basterebbe che Letta si dissociasse per fare il salto di qualità. Ci vorrebbero, però, altre colonne vertebrali.
Anche se Roma sembrava Minsk o la Birmania, il G20 ha dato grande lustro all’Italia. Siamo tornati leader d’Europa
Per due giorni l’Italia ha aperto i TG di tutto il mondo ed è stata sulle prime pagine di ogni quotidiano, come un grande paese. Draghi impeccabile padrone di casa, ma anche il Papa ci ha dato una mano. Perfette l’organizzazione, il servizio di sicurezza e di mondanità per le lady con pranzi, cene e visite ai monumenti. Purtroppo decine i cortei di protesta. Sul piede di guerra sindacati, intellettuali dissidenti di vari settori, ambientalisti e i centri sociali. Risuscitati persino gruppi comunisti. Nel paese dal risparmio e del tenore di vita più elevati sembrava che il popolo invocasse cibo e libertà.