Elezioni, Italia è Popolare in campo: Serve un nuovo De Mita in Parlamento

381
In foto Ciriaco de Mita

Ciriaco De Mita il ‘revenant’ ci prova ancora. Con ‘L’Italia è Popolare – Movimento sturziano’ in corsa alle elezioni del 4 marzo, l’ex leader Dc, oggi novantenne, ex presidente del Consiglio, più volte ministro, dal maggio 2014 sindaco di Nusco, sua città natale, è pronto a giocarsi le sue carte anche stavolta. E vincere una scommessa, ‘garantirsi’ un De Mita in Parlamento. Il nuovo soggetto politico centrista di stampo cattolico-democratico, lanciato ufficialmente il novembre scorso al Palapartenope di Napoli, fa parte di ‘Civica popolare’ di Beatrice Lorenzin e si presenta in coalizione con il Pd alle prossime politiche. Sotto le sue insegne ci sono solo ‘fedelissimi di Ciriaco’: dal nipote Giuseppe (deputato di Civica popolare dopo la rottura con l’Udc di Lorenzo Cesa), all’ex sindaco di Nusco Giuseppe Del Giudice, da Maurizio Petracca (consigliere regionale campano) a Biagio Iacolare, presidente del Consiglio di amministrazione di Sma Campania (l’house providing regionale al 100% pubblica, che si occupa di manutenzione boschiva, bonifiche, sorveglianza della Terra dei fuochi e gestione dei depuratori). Spulciando la ‘dichiarazione di trasparenza’ consegnata da ‘Italia è popolare’ al Viminale al momento del deposito della lista elettorale (che fa riferimento all’atto costitutivo del movimento firmato davanti a un notaio di Avellino), si scopre, infatti, che tutti i ‘soci fondatori’, in un modo o nell’altro, sono demitiani doc e per lo più irpini.
L’unico candidato è De Mita junior, che corre alla Camera nel collegio uninominale Alta Irpinia-Alto Sannio-Ariano Irpino e guida il listino nel proporzionale di Benevento-Avellino: ”Trovo molto riduttivo dire che siamo un movimento formato solo da demitiani, siamo sturziani-demitiani… La capacità di De Mita è sempre stata quella di essere un riferimento per un’intera comunità, ma anche di avere un orizzonte di pensiero europeo”, dice. ”La similitudine con Sturzo -spiega Giuseppe De Mita all’Adnkronos- sta tutta qui. Sturzo nasce come sindaco di Caltagirone e poi diventa il segretario del Ppe e dà vita alla prima esperienza vera dei cattolici in un sistema europeo. Siamo sturziani-demitiani…”. Il “riferimento di molti di noi -spiega- è una storia e un pensiero. La lettura localistica -insiste- la troverei molto riduttiva”. Nel dettaglio, De Mita senior siede negli organi direttivi del ‘Movimento sturziano’: insieme al nipote è componente dell’Assemblea dei soci, formata da 9 persone (Roberto Dante Cogliandro; Angelo D’Avella; Giuseppe Del Giudice; Iacolare; Mario Vanni; Luigi Cobellis e Petracca) e fa parte anche della trimurti del Consiglio direttivo, sempre con D’Avella e Cogliandro. Angelo D’Avellla è il presidente e il rappresentante legale del Consiglio direttivo, mentre Cogliandro riveste la carica di segretario generale. La sede del movimento è a Roma, in via Alessandria, al numero civico 129.