Roma, 28 mar. – (AdnKronos) – Stretta della commissione antimafia sugli ‘impresentabili’ alle elezioni. Il nuovo codice di autoregolamentazione, approvato dalla commissione con il voto favorevole di M5S e Lega e l’astensione di Pd, Fi e Fdi, estende infatti ”il novero dei reati spia considerati prodromici ai fenomeni di mafia” ha spiegato il presidente della commissione, Nicola Morra, in conferenza stampa a San Macuto. Tra questi, ”i reati di corruzione, contro la pubblica amministrazione, tenendo conto della nuova legge ‘spazzacorrotti”, il caporalato, i reati ambientali”. Introdotto inoltre il principio del cumulo ”in presenza di condanne limitate ma reiterate se si superano i 4 anni questo diventa ostativo alla candidabilità”, ha sottolineato Morra.
Come per il codice precedentemente in vigore, le regole, ha ricordato il presidente della commissione ”si applicano a partire dal rinvio a giudizio”. Proprio su questo punto si è determinata l’astensione di Forza Italia che, ha ricordato Morra, ”voleva che l’impresentabilità si avesse solo dopo sentenza passata in giudicato o dopo una doppia conforme”. Un’altra novità introdotta è la possibilità di revisionare il codice ”in funzione della novità legislative e non necessariamente dopo 5 anni”.