Elmeco, tecnologia piena di gusto. Da Casandrino alla conquista degli Usa

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Pur essendo una piccola azienda dell’hinterland napoletano, Elmeco Srl è leader nella produzione di granitori, macchine per la produzione di creme al caffè e distributori di bibite fredde per bar e ristoranti. La combinazione di elettronica, plastica, meccanica e termodinamica delle loro apparecchiature produce gustose cremine e soffici gelati con Quick Cream. All’Elmeco hanno puntato tutto sull’innovazione dando alla luce Big Bizz, un meccanismo facile da utilizzare e da pulire, che produce poca granita e consente di poter cambiare spesso gusti.BB2 black La sede dell’azienda è localizzata sulla Circumvallazione esterna di Casandrino, la cosiddetta “strada americana”. Per arrivarci, è necessario attraversare un imbarazzante degrado territoriale che fa purtroppo a pugni con le tante imprese presenti in quell’area. Infatti l’azienda, come le altre 10 del consorzio, combatte quotidianamente con il problema dello sversamento dei rifiuti lungo la strada e all’esterno dell’azienda. L’Elmeco nasce nel 1961 nel cuore di Napoli, grazie all’intuizione e all’abilità di Cortese, ideatore della prima macchina verticale per la produzione della granita. Oggi è nelle mani dei tre figli: Umberto, general manager, Alessandra e Mena, responsabili area commerciale, che hanno ereditato la passione paterna declinandola in una gestione proiettata sempre più verso i mercati internazionali. Dopo aver attraversato in lungo e largo l’Europa (Francia, Inghilterra, Spagna, Grecia) oggi lavorano anche con la Russia, il Giappone, gli USA, sfruttando una propria rete commerciale, per una produzione complessiva annua di circa 5500 macchine. La richiesta giapponese tenderà a crescere, mentre il nuovo mercato è la Cina. I numeri di questa piccola azienda sono significativi: 18 dipendenti, ma si prevede in crescita, e un fatturato medio di oltre 4milioni di euro. Le esportazioni pesano per l’ 80% sul fatturato. Il mercato Usa è in espansione anche alla luce della forte ripresa economica, ma è la semplificazione burocratica americana la vera leva dell’economia. Lo conferma Matteo Komers, sales manager di Elmeco per il Nord, Centro e Sud America.

matteo komersIn particolare come si svolge la sua attività negli Usa?

“Lavoro con distributori e agenti locali. Mi occupo anche del coordinamento del customer service, e del supporto tecnico e amministrativo nei rapporti tra la fabbrica italiana e i clienti americani. Inoltre sono responsabile delle operazioni in generale per il nostro ufficio della divisione USA e per il magazzino situato a Charlotte, nel North Carolina”.

Quali macchine sono distribuite, in particolare, sul mercato USA?

“Vendiamo tutti i nostri prodotti sul mercato americano. I più popolari sono i dispenser con capacità di serbatoio maggiore: il modello FirstClass Millenium. I più piccoli, modello BigBiz, seguono a ruota. Anche il nostro nuovo prodotto, la macchina per la crema gelato Quickcream, è in crescita. Le macchine sono molto versatili e possono essere istallate in location differenti. Si trovano soprattutto nei Convenience Store, equivalenti degli Autogrill italiani. Ce ne sono oltre 130.000 solo negli USA”.

La ripresa del mercato americano ha avuto ripercussioni positive sul vostro settore?

“Sicuramente. I consumatori americani sono in una posizione finanziaria più solida adesso e più intenzionati a spendere in dessert e specialità gastronomiche. Questo genera vendite di attrezzature e ci aiuta ad ampliare la base di clienti. Tuttavia, siamo ancora lontani da dove vogliamo arrivare”.

La tecnologia italiana è apprezzata in USA tanto quanto i prodotti alimentari?

“Sì. Gli americani amano tutto ciò che proviene dall’Italia o ha origini italiane. Nel nostro caso le soluzioni tecnologiche uniche adottate nelle nostre macchine, così come il design moderno sono molto diverse da ciò che i nostri competitor americani, ma anche europei, hanno da offrire. Questo ci sostiene e ci aiuta a differenziare. Ed essere diversi premia”.

Le macchine vengono prodotte in USA o sempre nella sede di Casandrino?

“Tutte le macchine vengono prodotte in Italia. Successivamente le trasportiamo in containers fino al nostro magazzino di Charlotte. Da lì spediamo in base agli ordinativi a tutti i nostri clienti attraverso il continente. Lo stesso accade con parti e singoli componenti”.

Quali sono le difficoltà maggiori riscontrate nel mercato americano?

Il mercato americano è per eccellenza il mercato del consumatore. Qui il cliente è veramente il re. Il livello di supporto (in termini di garanzia, accessibilità, ecc.) che le compagnie come la nostra devono offrire al cliente non ha pari nel mondo. Devi sempre dare il massimo. Assicurarti che i macchinari funzionino a dovere, le spedizioni siano puntuali e qualcuno risponda al telefono ogni volta che suona. Non c’è grande margine di errore. Una volta che hai perso un cliente è quasi impossibile recuperarlo”.

La burocrazia quanto incide, in USA, rispetto all’Italia?

“Posso rispondere in base alla mia esperienza. All’inizio dell’anno abbiamo spostato la nostra compagnia da New Orleans, Luisiana, a Charlotte, North Carolina. Mi ci sono voluti 30 minuti e 250 dollari per registrare l’azienda nel nuovo stato, altri 15 minuti per aprire il nuovo conto corrente. E ho fatto tutto on-line. Il governo americano si è sempre voluto assicurare che gli imprenditori, piuttosto che perdere tempo in inutile burocrazia, potessero focalizzarsi sulle cose più importanti per il proprio business”.

Diletta Capissi e Roberta Del Vaglio