Emanuele Sacerdote, nel food-retail premiante semplicità offerta

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Roma, 21 ott. (Labitalia) – “All’inseguimento dell’unicorno perduto potrebbe essere un buon titolo per i fondi di investimento che cercano aziende nel settore food-retail”. Lo dice, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Emanuele Sacerdote, esperto del settore retail e autore anche di numerosi testi in questo ambito.

“L’esperienza – dice – mi insegna che la semplicità dell’offerta, da leggersi come mono-offerta accattivante a cui aggiungere prodotti tattici, è sempre premiante. Alla semplicità si deve abbinare la duttilità e flessibilità del format a geometria variabile per cogliere tutte le opportunità commerciali”.

Tra le formule più interessanti, spiega, “per avere la massima scalabilità, bisogna mettere al primo posto il travel retail sia aeroportuale che ferroviario, anche grazie a un aumento consistente dei passeggeri previsto nei prossimi anni”.

“Oggi – sottolinea – la vera sfida è anche quella di proporre format con una sana vocazione narrativa (storytelling): oltre a tutte le storie raccontabili sulle materie prime e sulla filiera sostenibile bisogna lavorare su un concept store capace di esprimere un’esperienza unica e distintiva. L’Italia e i suoi tanti territori del cibo sono praterie infinite per trovare storie di successo. Inoltre, l’italianità fa parte dei settori universali di maggior appeal per il consumatore (straniero) e per i landlord (esteri)”.

“Negli ultimi anni – fa notare Emanuele Sacerdote – abbiamo visto tante aperture e certe strade iniziano ad essere molto affollate. Un rischio possibile potrebbe essere l’inizio di una fase di rallentamento e di consolidamento che andrebbe a vantaggio delle insegne più affermate”.

“Inoltre, bisognerà fare molta attenzione al food-delivery ed alle tutte le attività promozionali che ci ruotano intorno. Di contro, bisogna far notare che i consumi fuori casa e culturali (musei e teatri) sono in crescita”, conclude.