Emergenza pane, rincari vertiginosi delle materie prime. In Campania settore alle corde. Vertice in Regione

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Su richiesta dell’Unipan-Confcommercio Campania, si è tenuta una riunione della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania convocata d’urgenza dal Presidente Francesco Emilio Borrelli per fronteggiare l’emergenza dei rincari delle materie prime alimentari ed energetiche che hanno portato a livelli insostenibili i costi di produzione del pane e dei prodotti derivati dai cereali. Erano presenti le principali Organizzazioni professionali dei Panificatori e dell’Agricoltura.
Su proposta del presidente di Unipan-Confcommercio Campania Domenico Filosa, fatta propria da  Borrelli, si è stabilito di costituire un tavolo di crisi con la partecipazione degli assessorati all’Agricoltura e delle Attività Produttive e delle principali Organizzazioni dei panificatori, per individuare gli strumenti per frenare una crisi che rischia di travolgere il settore della panificazione e causare un drammatico rialzo dei prezzi del pane e dei prodotti derivati che peserebbe in maniera insostenibile sui consumatori.
“Già nello scorso settembre – afferma Filosa – avevamo avvisato che, a causa dei prezzi crescenti dell’energia, il settore stava andando in bancarotta; ora si sono aggiunti aumenti vertiginosi delle materie prime: la farina del 40%, la semola del 110%, mentre gas ed elettricità sono triplicate rispetto ad un anno fa. Decine di panifici artigianali hanno chiuso nell’ultimo anno in Campania, e molti altri rischiano di dover sospendere la produzione perchè non ce la fanno più a sostenere i costi. Inoltre diverse aziende molitorie sono sul punto di fermare la produzione perché il grano non si trova o ha costi altissimi, per cui rischiamo di ritrovarci senza materia prima. C’e il serio rischio che la produzione di pane si fermi o diminuisca al punto tale da far impennare i prezzi al consumo, con conseguenze sociali gravissime.  apeLa Regione deve intervenire subito con sostegni finanziari seri alle piccole imprese, se non vogliamo far sparire la nostra grande tradizione artigiana del Pane. Mi auguro inoltre che la Regione promuova un piano di medio-lungo termine per incrementare la produzione di grano utilizzando i tanti terreni incolti della Campania.
Rivolgo infine un appello alle Camere di Commercio : investano tutte le proprie risorse sui settori in crisi, non è il momento di finanziare luminarie e feste di piazza che non giovano a nessuno, specie in una situazione di guerra come quella che stiamo vivendo”.