Energia, il pieno di benzina da aria e sole: idrocarburi del futuro a impatto zero

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(foto da Wikimedia Commons)

Sviluppare un sistema in grado di produrre carburante dalla luce solare e dall’aria. Questo l’obiettivo che ha guidato uno studio, Nature, condotto dalla rivista scientifica del Politecnico federale di Zurigo hanno ideato un potenziale per generare idrocarburi a futuro zero, anche se nel prossimo sarà necessario il processo. Il team, guidato da Aldo Steinfeld, ha descritto un sistema a combustibile solare installato sul tetto di un laboratorio e composto da tre unità: una per la cattura dell’aria e l’estrazione di anidride carbonica, una che utilizza l’energia solare per convertire l’anidride carbonica e l’ acqua in una miscela di monossido di carbonio e idrogeno (syngas) e l’ultima che converte il syngas in idrocarburi liquidi o metanolo. L’aviazione e la navigazione, spiegano gli autori, correntemente carbonica per circa l’8 per cento alle emissioni totali di anidride di origine antropica. E’ pertanto fondamentale individuare delle strategie alternative per sostituire il consumo di combustibili fossili. Il sistema ideato dal gruppo di ricerca attualmente funziona con successo e stabilmente sotto irraggiamento solare intermittente, producendo 32 millilitri di metanolo, dopo una media di sette ore di esposizione. Stando alle stime degli effetti, una versione piu’ ottimizzata di questo meccanismo potrebbe accedere alla domanda globale di cherosene legato all’aviazione, che nel 2019 ammontava a 414 miliardi di litri. L’applicazione totale di impianti di produzione di combustibile solare richiederebbe circa 45 mila chilometri quadrati, equivalenti allo 0,5 per cento dell’area del deserto del Sahara. Questi impianti, tuttavia, potrebbero inizialmente essere piu’ desiderabili del cherosene fossile, per cui sarebbe necessario un sostegno politico per ottenere una piu’ ampia diffusione di cherosene fossile.