Basta fughe all’estero per la cura dell’epatite C. Dopo il recente annuncio dell’Aifa, la Campania è pronta per ampliare le possibilità di accesso alle terapie antivirali che consentiranno di trattare tutti i pazienti per i quali è appropriata la terapia. E’ quanto emerso nel corso dell’International Liver Forum, organizzato presso il Campus Baronissi dell’Università di Salerno da Improve con il supporto incondizionato di AbbVie. Esperti, centri di cura, rappresentanti delle Istituzioni e pazienti hanno fatto il punto sulle nuove prospettive di cura dell’infezione da HCV in uno scenario in cui le terapie antivirali stanno profondamente cambiando l’approccio a questa malattia. Ugo Trama, Responsabile Politica del farmaco e dispositivi, Direzione Generale Regione Campania spiega: “Siamo pronti, forti anche del supporto degli uffici di diretta collaborazione del presidente De Luca, ad affrontare la scommessa lanciata dal Ministero della Salute per l’eradicazione della patologia”. “Nel corso degli ultimi anni la gestione del paziente con Epatite C in regione è andata incontro ad una profonda evoluzione – sottolinea il professore Marcello Persico, Direttore dell’Unità di Clinica Medica ed Epatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno – I centri di cura della Campania hanno dato un forte contributo verso l’ottimizzazione del percorso diagnostico e di cura della malattia e oggi sono pronti ad affrontare un gran numero di cure per un numero sempre crescente di pazienti, confermando ancora una volta di essere vera eccellenza nell’ambito sanitario nazionale”. Si stima che in Campania i soggetti portatori di infezione da HCV siano più di 100.000 ma molti di loro ignorano di aver contratto l’epatite C. Le nuove terapie sono in grado di eradicare l’infezione nella quasi totalità dei pazienti trattati ma finora sono state rese disponibili solo per pazienti con malattia epatica avanzata. Proprio di recente l’Aifa ha ampliato i criteri di rimborsabilità dei farmaci innovativi per l’epatite C cronica, ampliando così le possibilità di accesso alle terapie di ultima generazione. “La regione oggi ha un’alta prevalenza della patologia ma il suo modello gestionale dimostra che l’Epatite C in Campania si può curare efficacemente – prosegue il professore Persico – Come dimostrano le ultime evidenze cliniche, su 5.000 pazienti trattati dai nostri centri di cura la percentuale di eradicazione arriva al 98%. Ora tutti i pazienti avranno la possibilità di essere presi in carico dagli specialisti dei 25 centri prescrittori e, a seconda della scala di priorità e del quadro clinico, potranno essere curati definitivamente. Auspichiamo pertanto, che nessun paziente debba più ricorrere alle ‘fughe’ all’estero per procurarsi i farmaci, dal momento che si potrà pianificare una progressività di accesso alle cure”. Ad oggi in Italia sono circa 77.000 le persone avviate al trattamento con i farmaci antivirali, di cui 10.400 in Campania, che risulta la seconda regione d’Italia dopo la Lombardia. Il virus dell’epatite C infetta in Campania ogni anno il 2,5-3% della popolazione ma molti ignorano di aver contratto l’infezione. Chi contrae l’epatite C, infatti, non presenta sintomi o segni evidenti della malattia anche per molti anni.